Carne maleodorante, non tracciata ed evidentemente alterata esposta nel punto vendita oltre a gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali all’interno del laboratorio adibito al sezionamento e confezionamento degli alimenti: è quanto emerso da un’ispezione del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Campobasso operante sull’intero territorio regionale e coordinato dal comandante luogotenente Mario Di Vito. A finire nella rete dell’Arma una ditta individuale operante in un piccolo comune dell’area Trignina della provincia di Campobasso, nello specifico nella zona dell’alto Vastese, nell’ambito di una serie di controlli di routine sulla sicurezza alimentare, per verificare la corretta filiera della produzione, lavorazione e commercializzazione delle carni, dei prodotti a base di carne e degli insaccati. Di fronte a prove così evidenti i militari del Nas non hanno potuto fare altro che apporre i sigilli al laboratorio. Il provvedimento di sospensione dell’attività è stato adottato unitamente a personale medico veterinario dell’Azienda sanitaria regionale intervenuto sul posto ai sensi dell’art. 54 del Reg. CE 882/2004.
Il titolare della ditta è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria e all’Autorità Sanitaria per aver detenuto per la successiva vendita carni mal conservate, inidonee al consumo e totalmente prive di documentazione attestante la tracciabilità, in violazione agli articoli 5 e 6 delle legge 283/1962 e all’articolo 18 Reg. Ce. N. 178/2002.
Nella circostanza i militari hanno proceduto a porre sotto sequestro penale e amministrativo circa 750 chilogrammi di carne e insaccati per un valore complessivo di circa 15.000 euro. Sono state contestate violazioni amministrative per un importo di euro 3.500.

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