Ha chiesto altre 24 ore di tempo per sciogliere le riserve. Umberto Di Lallo, il dirigente scolastico dell’Itas Petrini, scelto lunedì dalle forze progressiste per guidare la coalizione alle amministrative di Campobasso, dovrebbe comunicare nella tarda mattinata di oggi la sua decisione. Il profilo del preside ha messo d’accordo tutti, Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alternativa progressista, Verdi e Socialisti, che, dopo mesi di indecisione, hanno ritrovato un’unità di intenti che, dopo le regionali, sembrava definitivamente sfumata. Eppure ieri il clima non era dei più rassicuranti: sin dalle prime ore si sono rincorse voci di un possibile rifiuto del dirigente per motivi personali e professionali. Non sono seguite dichiarazioni ufficiali dai vertici dei partiti, il ché ha generato ancora più incertezza. Ma fonti all’interno del Partito democratico campobassano smentiscono che il dirigente abbia già fatto un passo indietro: la decisione sarà comunicata oggi.
In attesa del ‘verdetto’ però, i partiti stanno valutando il piano b. Resta in piedi l’ipotesi di un candidato unitario che non disperda il vantaggio di correre insieme l’8 e 9 giugno, ma sui nomi dell’altro eventuale profilo, probabilmente sempre proveniente dalla società civile, le bocche restano rigorosamente cucite. In ultima analisi ci sono sempre le primarie, strumento insito nel Dna del Partito democratico per la scelta del candidato sindaco ma alquanto ‘indigesto’ al Movimento 5 Stelle. In quest’ultimo caso, infatti, potrebbero ‘passare’ per il voto dei gazebo gli attuali inquilini dem di Palazzo San Giorgio Bibiana Chierchia e Giose Trivisonno e l’ex presidente del Consiglio Michele Durante. Non è detto però siano delle partita gli amministratori pentastellati, il sindaco Paola Felice e gli assessori Luca Praitano e Simone Cretella.
C’è poi un’ultima ‘suggestione’ che si fa largo in queste ore: la candidatura dell’attuale consigliera regionale Alessandra Salvatore, eletta la scorsa estate a Palazzo D’Aimmo. L’esponente del Pd – che ha maturato una lunga esperienza a Palazzo San Giorgio, anche nel ruolo di assessore – è stata una delle più elette a Campobasso e potrebbe ‘rinunciare’ alla scranno regionale per tornare in Comune, ma stavolta al timone. Fantapolitica o possibilità concreta? Il nodo sarà sciolto in queste ore.

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