La fumata bianca non è arrivata neppure ieri. Il centrodestra non riesce ancora a superare l’impasse sulle amministrative di Campobasso dove, l’ostacolo principale, sembra essere rappresentato dal nome che, invece di unire, sta segnando un solco sempre più profondo tra i partiti della coalizione. La designazione di Quintino Pallante, il candidato sindaco ‘scelto’ direttamente da Giorgia Meloni, attraverso il suo braccio destro Giovanni Donzelli, non sembra aver sortito l’effetto sperato. Tutt’altro. Clima rovente e toni accesi ieri pomeriggio durante il tavolo dei coordinatori regionali, convocato al Centrum Palace di Campobasso, per tentare di sbrogliare la matassa. Presenti all’incontro il senatore Claudio Lotito per Forza Italia, la Lega con Michele Marone, Filoteo Di Sandro per Fratelli d’Italia, l’Udc di Teresio Di Pietro. Il ‘grande assente’, Vincenzo Niro – fuori regione pare per impegni istituzionali – è stato sostituito da Zappone. Ma quella dei Popolari per l’Italia non sembra essere l’unica posizione contraria al diktat del partito della Meloni. Anche per la Lega le caselle del candidato sindaco, sia di Campobasso che di Termoli, non sono state ancora assegnate, dunque la partita è ancora aperta.
Le dichiarazioni rilasciate appena prima della riunione sono caute, ma si evince chiaramente che nessuno è disposto a mettere da parte le rispettive rivendicazioni. «I partiti sono in fermento – ha dichiarato il coordinatore regionale di FdI Di sandro – noi con questa riunione discuteremo sulla necessità di essere ancora una volta uniti e compatti intorno a un candidato sindaco sia su Campobasso che su Termoli. Noi, come Fratelli d’Italia abbiamo chiesto al partito nazionale di rivendicare la casella di Campobasso e insieme abbiamo indicato Quintino Pallante, quindi questa sera io proporrò al tavolo degli alleati questi idea e si discuterà insieme se è un percorso possibile oppure no».
Smentisce i presunti malumori del partito di Vincenzo Niro: «Popolari per l’Italia – dice – al tavolo dei coordinatori, fino ad oggi, non ha mai rivendicato nulla, le caselle vengono decise a livello nazionale dai partiti». Anche se poi ammette: «Do per assodato che ci sia unità almeno nei partiti tradizionali, poi i partiti locali o movimenti civici spero che vengano con noi, ma non saprei».
La candidatura di Quintino Pallante secondo l’assessore leghista Marone «è legittima, come lo sono tutte. Anche la Lega ha profili di spessore sia su Campobasso che su Termoli, ma non ha ancora fatto nomi per una questione di riservatezza e anche di responsabilità, bisogna vedere prima a chi spetta la casella della sindacatura e poi si deciderà». Dunque, nulla appare deciso.
Per il senatore Fi Lotito le candidature «saranno oggetto di una trattativa, Forza Italia rivendica un ruolo trainante per questo territori atteso le risposte elettorali che abbiamo avuto e soprattutto le prospettive elettorali che ci auguriamo continuino a crescere come sta avvenendo in altre regioni». Ma è certo che coalizione correrà compatta per evitare lo spettro del ballottaggio: «L’unità della coalizione del centrodestra è indiscutibile. Noi non facciamo a meno di nessuno, Forza Italia sta allargando il perimetro anche in altre regioni, perché riteniamo che tutte le forze moderate di centro debbano convergere in un progetto il cui riferimento è rappresentato, in questo momento da forza Italia». L’incontro si è concluso con un ulteriore aggiornamento del tavolo, fissato la prossima settimana a cui prenderà parte Vincenzo Niro che, nel frattempo, questo pomeriggio, presenterà accanto a Salvatore Colagiovanni i nove punti del programma elettorale per le amministrative di Palazzo San Giorgio, insieme alle tre liste già pronte a scendere in campo. Insomma, mentre la coalizione temporeggia e cerca l’unità, i Popolari per l’Italia vanno avanti per la loro strada.

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