Una paralisi totale, quasi una guerra di nervi tra i coordinatori regionali, tutti arroccati sulle rispettive posizioni. Il centrodestra non riesce a sbrogliare la matassa sul candidato sindaco di Campobasso e, a meno di un mese dalla scadenza per la presentazione delle liste, è arrivata l’ennesima fumata nera dal tavolo romano. Ieri mattina segretari nazionali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – Donzelli Locatelli e Gasparri – si sono riuniti nella Capitale per stabilire la ‘spartizione’ dei capoluoghi di regione chiamati al voto: Bari, Cagliari, Firenze, Perugia Potenza e, appunto, Campobasso. Un incontro fiume che si è concluso, almeno per il Molise, con un nulla di fatto.
Le dichiarazioni a margine della riunione da parte degli esponenti regionali dei parti non lasciano intravedere nessuno spiraglio su una possibile unità di intenti. Da una parte Fratelli d’Italia, nonostante il mezzo passo falso dopo la designazione di Quintino Pallante, continua a proporre il nome del presidente del Consiglio regionale, così come la Lega non arretra sull’assessore di palazzo Vitale Gianluca Cefaratti. Forza Italia, invece, continua a spingere su Cavaliere. Le alternative sono, come è noto, Alberto Tramontano per la Lega, Domenico Esposito per Forza Italia e Salvatore Colagiovanni per i Popolari.
Eppure, con il passare delle ore, il muro contro muro dei coordinatori pare stia producendo l’effetto contrario, perché le ‘seconde linee’ stanno guadagnando punti rispetto agli amministratori regionali. In pole – anche secondo un fantomatico sondaggio – ci sarebbe proprio il ‘cavallo vincente di Vincenzo Niro.
Rumors che, come il centrodestra ci ha insegnato nelle ultime settimane, potrebbero essere smentiti o confermati nel giro di poche ore.

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