Due avvocati, entrambi con esperienza amministrativa – l’uno nella giunta Di Bartolomeo, l’altro nell’esecutivo Roberti – per conquistare Campobasso e Termoli e ricomporre la filiera istituzionale. Aldo De Benedittis e Nico Balice sono gli uomini scelti dal centrodestra per centrare l’obiettivo ribadito all’unisono dal governatore Francesco Roberti, dai coordinatori regionali e dalla delegazione parlamentare: l’asse Comune -Regione-Governo è indispensabile per far ‘correre’ il Molise. Ieri pomeriggio al Centrum Palace di Campobasso la presentazione ufficiale dei due candidati sindaci, presenti lo stato maggiore del centrodestra regionale (assenti solo Cesa e Patriciello per impegni istituzionali), simpatizzanti e amministratori comunali. Il primo ad arrivare è Aldo De Benedittis, l’uomo che, proposto dal governatore Roberti, è riuscito nell’arduo compito di compattare la coalizione dopo un’estenuante trattativa, un candidato «senza tessera di partito – ribadisce – bensì espressione di tutte le anime del centrodestra». Smentisce fantomatici attriti o divisioni perché «quando ci sono tanti partito è normale che la dialettica democratica richieda più tempo per trovare una sintesi. Ora dobbiamo ‘metterci pancia a terra’ e correre perché – ammette – i tempi sono ristretti (il 10 maggio scadono i termini per la presentazione delle liste, ndr) e dobbiamo fare un programma condiviso da tutti i partiti, snello ma serio per la città di Campobasso. Ora che tutti i partiti e i movimenti civici della coalizione parteciperanno uniti alla sfida lotteremo per vincere e credo che alla fine ci riusciremo».
Le idee sono già chiare: «Campobasso è una città che va recuperata in termini di vivibilità e di servizi. Purtroppo in questi ultimi 10 anni, ovvero dal 2014, quando la giunta Di Bartolomeo è uscita da Palazzo San Giorgio, la città di Campobasso è stata vilipesa e maltrattata. Dobbiamo fare in modo di riportarla ai vecchi fasti. C’è tanto lavoro da fare per il capoluogo in raccordo con la Regione Molise, anche grazie ai fondi ottenuti dal governo, partendo da una migliore gestione del Pnrr, dando più servizi alla città soprattutto per gli anziani, i giovani e per il settore del commercio. Bisogna evitare la marginalizzazione e l’emarginazione con politiche sociali di respiro. Cerchiamo di fare tutti insieme qualcosa di bello per la nostra città. Ringrazio anche i consiglieri uscenti che hanno fatto un passo di lato, che hanno compreso la situazione e hanno capito che, forse, di fronte alla mia candidatura si poteva coalizzare tutto il centrodestra. Quando il presidente Roberti mi chiese se avrei potuto dare la mia disponibilità gli dissi che lo avrei fatto a patto che fossero tutti d’accordo, perché se si fosse sfilato anche un solo partito non avrei rischiato. Non avrei rischiato di tornare a fare il consigliere comunale perché l’ho già fatto per 15 anni. Se mi devo candidare mi candido per vincere. E avendo oggi tutti dalla stessa parte sono sicuro che vinceremo».
In riva all’Adriatico, secondo Nico Balice «si parte da una situazione particolarmente vantaggiosa. Termoli, infatti, viene da un buon governo da parte dell’amministrazione del centrodestra quindi sicuramente lavoreremo in continuità con i progetti che dovranno essere realizzati.
Abbiamo una serie di iniziative da completare – spiega il candidato sindaco – ad esempio il depuratore che andrà spostato nel nucleo industriale. Siamo già a buon punto. La conferenza dei servizi è terminata quindi aspettiamo il cartellone di inizio lavori. E poi dobbiamo risolvere il nodo parcheggi, un problema che attanaglia Termoli soprattutto nella stagione estiva, quando c’è una grande affluenza di turisti.Bisogna inoltre rafforzare il San Timoteo. L’ospedale deve tornare centro di eccellenza. Il governatore Roberti sta già lavorando alacremente affinché questo avvenga. È un tema molto sentito da noi e lui lo sente altrettanto. Importanti passi sono già stati fatti verso questa direzione con l’istituzione delle Unità operative complesse in diversi reparti e noi continueremo sicuramente a lavorare in sinergia con la Regione.Il governo degli ultimi anni è stato vissuto in maniera molto positiva. Il sindaco Roberti, oggi presidente della Regione, ha amministrato Termoli con la diligenza del buon padre di famiglia che è la cosa migliore che si possa fare. Termoli è bella ed è cresciuta da sola. Noi politici abbiamo il dovere arduo di indirizzarla verso la direzione giusta per il futuro».
Il governatore Roberti ha invece voluto innanzitutto ring graziare tutto coloro «che si sono proposti per guidare la coalizione (in prima fila erano presenti Salvatore Colagiovanni e Stefano Maggiani, per settimane tra i papabili candidati, che hanno espresso vivo apprezzamento per la scelta di De Benedittis ndr), le loro aspettative erano legittima ma hanno responsabilmente anteposti gli interessi personali per l’unità della coalizione. Non c’è stato alcun ‘colpo di teatro’ – ribadisce – anche con i coordinatori abbiamo sempre ragionato per trovare i migliori candidati per Campobasso e Termoli. E ci siamo riusciti con due professionisti seri, apprezzati e ben voluti che hanno dimostrato grande capacità amministrativa». Poi suona la carica al popolo del centrodestra: «L’aria a Campobasso è cambiata, vinceremo per ridare slancio al capoluogo e continuare il lavoro iniziato a Termoli. Nella nostra regione c’è tanta umanità e tanta voglia di appartenenza, gente sana e onesta che di fronte alle difficoltà continua a camminare con la schiena dritta. Viva il Molise».
Sulla stessa lunghezza d’onda il coordinatore di Fi Claudio Lotito che ha sottolineato come «Campobasso ora abbia un peso politico nello scacchiere nazionale che va cementificato con la vittoria alle amministrative». E guarda anche al voto della Basilicata dove pronostica «un distacco dai 6 agli 8 punti percentuali con il centrosinistra. A giungo anche il Molise dimostrerà di essere la roccaforte della moderazione».
Il leader di FdI Filoteo Di Sandro, dopo l’in bocca al lupo ai candidati, ha ringraziato «i colleghi di partito che hanno fatto un passo indietro (Pallante su tutti, ndr) nel segno della responsabilità», così come la Lega «che – come sottolineato da Michele Marone – ha riconosciuto ad Aldo De Benedittis il merito di mettere tutti d’accordo anche a livello nazionale». Vincenzo Niro ha invece sottolineato come «negli appuntamenti elettorali il centrodestra si faccia sempre trovare unito», ‘difendendo’ l’operato di Salvatore Colagiovanni «che per amore della sua città ha messo da parte il lavoro che fa da 20 anni (l’esperienza tra i banchi di Palazzo San Giorgio) per un progetto politico comune». Teresio Di Pietro (Udc) e Fabio Cofelice (Noi Moderati) hanno rimarcato la necessità di «riconquistare una città, Campobasso, che ha bisogno di cambiare passo dopo il governo Pd e 5s», mentre i parlamentari Costanzo Della Porta ed Elisabetta Lancellotta hanno ribadito l’importanza di fare rete con Regione e Governo «in un momento decisivo come quello che stiamo vivendo, per gestire al meglio i finanziamenti e le misure del governo Meloni che ha dimostrato grande attenzione per il Molise».

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