Un messaggio di unione e di libertà quello lanciato ieri dal sindaco di Campobasso che, in occasione del 79esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ha deposto una corona d’allora al Monumento dei caduti. In piazza della Vittoria, insieme al primo cittadino, il presidente del Consiglio comunale Guglielmi, il questore Tatarelli, il vice prefetto e le associazioni partigiane.
«Purtroppo il 25 Aprile è una ricorrenza che ancora oggi divide invece dovrebbe essere un giorno di riscatto del nostro popolo – ha detto Felice – e un monito contro le nuove guerre che ancora flagellano l’Europa e il mondo intero. È la festa dei nostri nonni, dei nostri genitori che hanno combattuto e anche di chi ha patito tutte le conseguenza delle guerra. Dobbiamo ricordarci che la libertà e la democrazia che abbiamo conquistato non sono scontate ma vanno costruite giorno dopo giorno».
«Questa è la festa di tutti gli italiani – ha ribadito lo storico Fabrizio Nocera – alla lotta di liberazione hanno partecipato tutti: cattolici, monarchici, comunisti, socialisti, laici ma anche clericali. Oggi più che mai bisogna ricordare quello che è successo, perché non sono stati solo i nazisti ad occupare il nostro Paese, ma anche i fascisti».
C’è stata poi la passeggiata storica promossa dell’associazione nazionale dei partigiani all’insegna della toponomastica della resistenza cittadina, partendo da via Monsignor Bologna davanti alla casa di Giuseppe Tucci.

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