Alla fine i dubbi erano più che fondati. La Prefettura ha escluso i tre candidati, tutti di sesso maschile, dalla lista Terra Unica Molise, collegata al candidato sindaco del Cantiere civico, l’avvocato Pino Ruta. Si tratta, come prevede la norma, degli ultimi tre nominativi in ordine alfabetico, vale a dire Antonio Paduano, Davide Scola e Michele Testa detto Coccia.
La lista, presentata venerdì scorso, riportava solo 7 donne sui 24 candidati complessivi, ed ha passato il ‘vaglio’ della commissione elettorale del Comune che non si accorta del mancato rispetto della quota di genere.
Per l’elezione dei Consigli comunali, nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti la legge 23 novembre 2012 n. 215, prevede la cosiddetta quota di lista: «Nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi (con arrotondamento all’unità superiore per il genere meno rappresentato, anche in caso di cifra decimale inferiore a 0,5)». Dunque, a conti fatti, nella lista Terra Unica Molise le candidate donne sarebbero dovute essere 8 e non 7.
La legge, inoltre, prevede che «nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, la Commissione elettorale, in caso di mancato rispetto della quota, riduce la lista, cancellando i candidati del genere più rappresentato, partendo dall’ultimo, fino ad assicurare il rispetto della quota; la lista che, dopo le cancellazioni, contiene un numero di candidati inferiore al minimo prescritto dalla legge è ricusata e, dunque, decade».
Terra Unica Molise, dopo la cancellazione dei tre candidati, si riduce a 21, il numero minimo previsto e dunque resta in corsa per le amministrative dell’8 e 9 giugno.

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