Dopo gli episodi di violenza scoppiati in centro, l’ultimo nella notte tra sabato e domenica, la Polizia ha chiuso il cerchio e ha dato un volto e un nome ai responsabili. Sette stranieri sono stati denunciati. I fatti sono noti: nella nottata di domenica 26 maggio, alla sala operativa della Questura è arrivata una richiesta d’intervento per una rissa tra cittadini stranieri nel centro storico di Campobasso.
Gli agenti della Volante arrivati sul posto hanno riscontrato la presenza di molteplici tracce della rissa appena consumata: macchie di sangue sulla strada, vetri di bottiglie in frantumi, sedie e tavoli rovesciati. Sul posto erano presenti anche tre stranieri sanguinanti, due dei quali presentavano molteplici ferite da arma da taglio e che, sentiti in merito, hanno dichiarato di essere stati aggrediti da un giovane egiziano armato di coltello.
Nelle ore successive, l’articolata attività d’indagine condotta dagli uomini dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, con l’ausilio del personale della Squadra Mobile, ha consentito di giungere alla compiuta ricostruzione della dinamica dell’accaduto ed all’individuazione dei responsabili.
Anche grazie al contributo di alcuni testimoni e dalla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, è emerso che la rissa ha avuto origine da uno scontro tra un gruppo di giovani di origine nordafricana, due tunisini e due egiziani, ed un altro composto da tre dominicani. Tutti i soggetti coinvolti, identificati e immediatamente rintracciati, sono stati denunciati per rissa aggravata.
Non solo, il Questore di Campobasso Cristiano Tatarelli ha adottato provvedimento di “Daspo urbano” nei confronti dei sette stranieri, misura di prevenzione volta a contrastare fenomeni di degrado urbano e comportamenti in grado di turbare la pubblica sicurezza.
Il brillante risultato dell’operazione sopra descritta testimonia il costante impegno della Polizia di Stato di Campobasso nell’attività di controllo del territorio. Le indagini però non si sono ancora chiuse: gli agenti sono al lavoro per capire se alla base dei vari episodi ci sia una sorta di spartizione del territorio da parte dei gruppi per prendere il controllo dello spaccio.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.