L’ultimatum del presidente di Molise Acque, Stefano Sabatini, come prevedibile, non è passato ‘inosservato’. A scatenare la reazione dell’avvocato – che ha minacciato le dimissioni – il mancato pagamento delle prima rata del debito da parte della Grim che, secondo l’accordo firmato alla presenza della Regione, doveva essere saldata entro il 31 dicembre.
L’intesa, raggiunta dopo mesi di tensioni e reciproche accuse, prevedeva una rateizzazione del debito di circa 13 milioni di euro maturato dal gestore del servizio idrico guidato da Massimo Saluppo. Ebbene, il ritardo sulla prima tranche da 3.095.995 euro è stato letto da Molise Acque come un segnale inconfutabile. Non è invece dello stesso avviso Massimo Sabusco, consigliere regionale delegato al servizio idrico che ha fatto da ‘garante’ al patto tra le due società.
«Comprendo la posizione di preoccupazione dell’avvocato Sabatini, ma l’accordo firmato e accettato anche da lui, prevede alcune clausole». Sabusco fa riferimento al punto 5 «La Grim e Molise Acque pattuiscono espressamente che il mancato pagamento entro la data di scadenza e/o con un ritardo superiore ai 60 giorni nel pagamento anche di una delle rate determinerà la risoluzione di pieno diritto dell’accordo transattivo con conseguente immediata decadenza di Grim dal beneficio del termine e con la facoltà dell’azienda speciale Molise Acque di agire immediatamente per il recupero dell’intera somma vantata, oltre interessi di mora e spese, trattenendo al contempo, a titolo di mero acconto, tutte le somme nel frattempo già incassate in quanto versate dalla Grim».
In sostanza la Grim ha ancora alcune settimane per saldare la prima rata, entro il 1° marzo. «Aspettiamo questa data – sottolinea Sabusco – prima di tirare le somme. Qualora la Grim non dovesse rispettare l’accordo, cosa che dubito possa accadere, Molise Acque potrà innanzitutto procedere con il recupero delle somme, e inoltre l’accordo salta. In qualunque caso – tiene a ribadire – il servizio idrico non verrà assolutamente interrotto, innanzitutto perché la legge non lo consenta, in secondo luogo perché la Regione si farà carico anche degli eventuali problemi di liquidità di Molise Acque nei confronti del fornitore di energia».
Il consigliere regionale ammette che la situazione è complicata, «perché anche la Grim vanta dei crediti nei confronti dei Comuni e, fin quando non entrerà a regime il sistema del ruolo idrico, avrà problemi di liquidità. Ma questo non avrà nessuna ripercussione sul servizio erogato ai cittadini». Infine ricorda che la Regione Molise ha fatto la sua parte anche sulla questione debitoria nei confronti di Molise Acque: «Il prossimo 28 febbraio la commissione si riunirà per valutare il progetto di esecuzione dell’Acquedotto Molisano destro, pari a 4.7 milioni. Somma, anticipata da Molise Acque e già vincolata nel bilancio regionale, che sarà versata al termine della valutazione».

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