Trasferimento della D’Ovidio, altra ‘tegola’ per l’amministrazione comunale. A denunciare il ‘dietrofront’ sulla scelta dell’ex avvocatura dello Stato come sede per le classi della Primaria è stato il capogruppo di Forza Italia Domenico Esposito al termine della commissione Lavori pubblici di ieri. «Abbiamo appreso (stando a quanto dichiarato in sala Mancini dai tecnici comunali, ndr) che lo spostamento di alcune Aule della Scuola D’Ovidio presso l’Edificio dell’ex Avvocatura dello Stato di via Garibaldi, che caparbiamente in particolar modo il “Cantiere Civico” di Pino Ruta e subito dopo i “sodali” di maggioranza volevano in quel luogo, non è più ritenuto idoneo!
Ricordiamo le dichiarazioni della Sindaca Forte, che subito dopo le nostre contestazioni a tale scelta scellerata ed improvvida viste anche le osservazioni della commissione di valutazione dei luoghi, riferiva che tutto andava bene e che avrebbe rimediato a ciò che mancava con delle deroghe!
Aldilà delle assurdità di questa storia, che vede ancora alcuni degli alunni nel plesso della D’Ovidio, e a dire dello stesso Assessore ai lavori pubblici Colucci, li resteranno anche durante l’avvio dei lavori di demolizione di alcune parti della scuola: certamente in sicurezza ma sottoposti con medesima certezza ad una situazione impropria (polveri, rumori…etc.)
Mi auguro fermamente che non si torni a proporre l’idea assurda di sopperire all’ulteriore fabbisogno di aule della D’Ovidio con la reiterata proposta del consigliere Ruta di acquisto di taluni spazi all’interno della “Città nella Città”: spazi assolutamente non idonei, spazi nati per attività commerciali e non per ospitare giovani alunni!
Questo fallimento non è solo Forte, questo fallimento è grave ed imbarazzante! Non si gioca sulla pelle di nessuno, meno che mai dei nostri giovani ragazzi!».
Al momento, dunque, i bimbi della Primaria dovrebbero restare in piazza della Repubblica ed i lavori di abbattimento interesseranno solo i locali che ospitavano le scuole medie e l’infanzia, attualmente dislocate tra il Pilla e via Berlinguer. Ma la notizia del mancato trasferimento ha scatenato la dura presa di posizione anche del consigliere Aldo De Benedittis: «Sulla questione D’Ovidio, il centrosinistra esce non una, ma due volte con le ossa rotte. La prima, quando si è dovuto piegare alle volontà del cantiere civico di Pino Ruta e la seconda oggi, quando ha compreso – come confermato dai tecnici – che i locali dell’ex sede dell’Avvocatura non sono idonei.
La domanda sorge a questo punto davvero spontanea: ne è davvero valsa la pena? Perché illudere gli studenti (e le famiglie), il corpo dei docenti e il personale tecnico-amministrativo?
Sarebbe curioso conoscere anche l’opinione del gruppo Cinque stelle in consiglio, che vede praticamente rinnegato il suo operato.
Siamo dinanzi a una maggioranza incoerente e divisa, che prova a fare un passo avanti per poi ritrovarsi dieci indietro.
In pochi mesi hanno già combinato abbastanza disastri, per rispetto dei cittadini dovrebbero avere il coraggio di dimettersi».