In mattinata le condizioni meteo avevano fatto presagire il peggio. Invece, intorno alle 17, il cielo si è aperto ed il vento si è placato. Il sole, come non accadeva da anni, ha dunque accompagnato gran parte della processione del Venerdì Santo, il coinvolgente rito sacro presieduto dal vescovo Biagio Colaianni. Nonostante il cambio di location, alle 18 in punto in migliaia si sono riversati in piazza Prefettura per assistere alla partenza del corteo, eccezionalmente dalla cattedrale della Santissima Trinità. Il coro diretto dal maestro Antonio Colasurdo, come da tradizione, si è riunito in piazzetta Palombo, per poi ‘ritrovarsi’ alla testa della processione lungo via Marconi. Il centro storico è stato inondato dalle voci dei circa 700 cantori , tutti vestiti di nero, gli uomini da un lato, le donne – col capo velato – dall’altro. Le statue del Cristo Morto e
della Madonna Addolorata, protette da una folla di fedeli, hanno sfilato lungo Via Marconi, Via Sant’Antonio Abate, Largo San Leonardo, Via Ziccardi, Salita San Paolo, Salita Santa Maria Maggiore, Via Chiarizia, Via Cannavina, Via Ferrari, Piazza Battisti, Via Mazzini, Via Umberto I, Piazza Cuoco, Via Cavour, Corso Bucci, Piazza D’Ovidio, Piazza Vittorio Emanuele II, Viale Elena, Via Scatolone, Piazza della Vittoria, Corso Vittorio Emanuele II, Piazza Pepe.
Le note del Teco Vorrei, alternate ai versi del rosario, hanno inondato il cuore delle migliaia di persone arrivate anche da fuori città per assistere ad una delle manifestazioni più sentite in regione, non solo dal punto di vista religioso.
A seguire la processione – anche questa una ‘tradizione’ – un nutrito gruppo di amministratori con in testa la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte e gli assessori Giose Trivisonno, Bibiana Chierchia e Mimmo Maio, il vice presidente del Consiglio comunale Domenico Esposito, il vice presidente della Provincia Alessandro Pascale, il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Vincenzo Niro. Assente, invece, il presidente della Regione Francesco Roberti. Poco prima delle 20 il corteo è arrivato in via Cavour per il momento forse più toccante e suggestivo della processione: la sosta davanti all’ingresso della Casa Circondariale dove, un detenuto ha recitato sul piazzale la “preghiera del detenuto alla Vergine Addolorata”.
LA PREGHIERA DEL DETENUTO ALLA VERGINE ADDOLORATA