Il vertice in Prefettura si è concluso con parole di apprezzamento da parte di tutti i partecipanti. “Problema in via di risoluzione”, “l’emergenza va affrontata in maniera celere”, “la Regione è pronta a fare la sua parte”: questi, all’osso, i concetti emersi al termine del tavolo tecnico dello scorso 9 aprile. E mentre le istituzioni ‘celebrano’ il loro confronto «articolato e proficuo», i cinghiali passeggiano indisturbati a due passi dalla Prefettura, da Palazzo San Giorgio e dalla caserma dei Carabinieri, nella centralissima via Mazzini. L’ultima allarmante segnalazione risale alla tarda serata di venerdì: due grossi ungulati scorrazzano liberamente lungo il marciapiede, all’altezza del palazzo Ventura di fronte ad un noto bar e importanti attività commerciali. Una strada percorsa quotidianamente da centinaia di persone, a piedi o in auto, e molto frequentata anche nelle ore serali da giovani e residenti. Cosa potrebbe accadere se un anziano, un bambino o qualunque persona dovesse trovarsi di fronte ad un cinghiale di questa stazza? La risposta è scontata per i cittadini – che ormai vivono nella paura – ma non lo è, evidentemente, per le istituzioni che tra annunci e stette di mano ai tavoli continuano a procrastinare interventi sottovalutando un’emergenza che è sotto gli occhi di tutti. All’incontro di due settimane fa hanno partecipato la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte, il presidente dell’Anci Molise e sindaco di Macchia Valfortore Gianfranco Paolucci, la dirigente regionale Sandra Scarlatelli, il direttore del Servizio Prevenzione veterinaria e sicurezza alimentare, il responsabile dell’Osservatorio Faunistico degli habitat naturali, il comandante provinciale dei Carabinieri, il rappresentante dei Carabinieri Forestali, il direttore del Dipartimento di Prevenzione Igiene e Sanità pubblica dell’Asrem e, in video collegamento, i rappresentanti di Ispra e dell’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise.
«Il confronto – si legge nella nota diffusa a margine – ha fissato due punti chiave: selezione di personale specializzato per l’abbattimento dei cinghiali e impegno della Regione per il prelievo e lo smaltimento delle carcasse. Grazie alla convenzione con il Formez, la Regione Molise sta selezionando personale qualificato per intervenire in maniera mirata e professionale nell’abbattimento degli ungulati, che stanno progressivamente urbanizzandosi. Si tratta di consulenti, il cui impiego potrà essere richiesto direttamente dai sindaci in caso di emergenza. La selezione, che si prevede possa essere conclusa entro dieci giorni, rappresenta un passo importante per affiancare i cacciatori con figure specializzate, come sottolineato anche dal responsabile di Ispra». Ebbene, i dieci giorni sono ampiamente trascorsi, ma la situazione è addirittura peggiorata. Da settimane, infatti, i cinghiali si aggirano nel quartiere San Giovanni e in via Piave, anche in prossimità delle scuole, ma ora si sono spinti addirittura in pieno centro dove né la folta vegetazione né i rifiuti abbandonati ne incentivano la proliferazione.
Altra misura attesa dopo il tavolo in Prefettura è «l’ok al piano economico necessario per il perfezionamento del contratto tra l’Asrem e una ditta specializzata per lo smaltimento delle carcasse negli inceneritori. Questo intervento si è reso necessario a causa del sovraccarico dell’Istituto Zooprofilattico, che in passato gestiva il conferimento, e del crescente numero di animali da smaltire, monitorati anche in ottica di prevenzione della peste suina».
È evidente che l’emergenza cinghiali non attenda i tempi della burocrazia regionale, dunque non bastano più gli impegni presi su carta: i cittadini vogliono una soluzione, anche straordinaria, e la esigono ora.

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