Il grosso esemplare di cinghiale femmina stazionava nella zona di Montegrappa da settimane, a due passi dalle auto parcheggiate e dagli ingressi ai palazzi. Tant’è che da almeno 20 giorni i residenti – legittimamente preoccupati – hanno inviato segnalazioni al numero attivato appositamente dal Comune di Campobasso, denunciando la presenza di cinghiali, sia adulti che di piccola taglia, nei pressi dell’area della statua di Padre Pio. E così, mercoledì pomeriggio, la squadra di esperti di selecontrollo, dopo aver trasmesso la segnalazione alla Regione Molise, competente in materia, è intervenuta insieme al medico Asrem ed ha proceduto all’abbattimento dell’esemplare. L’operazione, ovviamente, si è svolta in sicurezza e senza incidenti come da prassi: l’area è stata delimitata dalla Polizia municipale che ha inibito il transito alle auto e ai pedoni durante l’abbattimento dell’esemplare.
Eppure, nonostante l’emergenza cinghiali sia ormai diventata ingestibile, comportando un serio pericolo per l’incolumità pubblica, sono circolate sui social – e non solo – una serie di informazioni errate o quantomeno non verificate. In primo luogo ad intervenire non è stato un ‘generico’ cacciatore o un privato cittadino (del resto sarebbe impensabile sparare nel centro abitato, per di più di fronte agli agenti della Polizia municipale, ndr), ma un operatore specializzato nel selecontrollo.
Inoltre l’esemplare e i suoi cuccioli sono stati più volte allontanati dal quartiere con il cosiddetto metodo di contenimento ecologico, ma invano, poiché avevano stabilito in quell’area il proprio ricovero. Dunque, come estrema ratio, e soprattutto dopo le numerose segnalazioni allarmate da parte dei residenti, si è proceduto all’abbattimento con un’arma.
In secondo luogo, la strumentazione che è stata utilizzata è altamente precisa e tarata presso un poligono di tiro proprio per il prelievo dei cinghiali in piena sicurezza, senza alcun rischio per le persone.
La squadra di esperti intervenuta sul posto precisa inoltre che, al momento dell’abbattimento, nel raggio di sicurezza, come impone la legge, non erano presenti cittadini. Per altro il rumore dell’arma da fuoco utilizzata per il prelievo dei cinghiali è inferiore a quello dei petardi comunemente utilizzati per scacciare gli ungulati dalle aree urbane. Infatti, da quando sono iniziate le attività relative all’ordinanza della sindaca Forte, la maggior parte degli animali è stata allontanata con metodi ecologici.
Rispetto poi alle presunte reazioni dei residenti che hanno accusato malori e shock di fronte all’abbattimento dell’animale, la squadra garantisce di essere rimasta sul posto insieme alla polizia municipale ben oltre la conclusione delle operazioni e di non aver ricevuto alcuna lamentale da parte dei cittadini – ma solo ringraziamenti per l’intervento – né visto alcuna ambulanza soccorrere persone sotto shock.
Anche la sindaca Forte ha ribadito che le operazioni si sono svolte alla presenza degli agenti della Municipale nel pieno rispetto della normativa e in sicurezza, sollecitando al contempo la Regione – unico ente competente in materia – a prendere in mano la situazione. «Mi avevano assicurato che intorno al 20 maggio avrebbero avuto a disposizione l’albo dei selecontrollori e che sarebbero intervenuti, ma per ora ancora nulla».
Nel frattempo, un altro grosso esemplare è stato avvistato ieri, in pieno giorno, nel parcheggio del McDonald’s in contrada Colle delle Api, locale frequentato per lo più da famiglie con bambini e giovani.
È evidente, dunque, che di fronte al rischio per l’incolumità pubblica (incidenti d’auto o attacchi a persone da parte degli ungulati), la situazione vada gestita in maniera seria da personale esperto, non seguendo il sentiment dei social e le opinioni – senza alcun fondamento scientifico o normativo – degli utenti.
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