Non solo una formale denuncia, ma pure una serie di minacce via social. È quanto sta subendo da giorni (come chiarito da Palazzo San Giorgio) Guerino Capaldi, esperto di controllo faunistico a capo della task force di selecontrollori incaricata dalla sindaca Marialuisa Forte per arginare l’emergenza cinghiali a Campobasso.
Il tutto dopo l’abbattimento della femmina di cinghiale nella zona di Montegrappa, misura adottata in tutta sicurezza, alla presenza dei vigili urbani e inibendo la zona al transito, a seguito delle ripetute segnalazioni dei residenti preoccupati e spaventati. Un intervento di selecontrollo che, seppur eseguito con le stesse modalità adottate dall’Osservatorio faunistico regionale ad agosto scorso (quando furono abbattuti più di dieci esemplari, femmine e cuccioli compresi,in via Vico ndr) questa volta ha innescato feroci – e quanto meno discutibili – polemiche.
A formalizzare la denuncia il presidente dall’associazione di protezione animali N.o.e.t.a.a. odv Campobasso, Giancarlo Calvanese che ha parlato di «atto vile e scioccante», dichiarando – testualmente – «guerra aperta all’amministrazione Forte».
Lo stesso Calvanese, attraverso un post pubblicato ieri sui social, si è lanciato anche in valutazioni comportamentali degli animali, pur non essendo veterinario o etologo: «Mamma trucidata – scrive – con cuccioli assolutamente innoqua (in italiano innocua, ndr)». I campobassani che da mesi si ritrovano ‘faccia a faccia’ con i cinghiali davanti a casa, nei parcheggi delle palazzine, mentre accompagnano i figli a scuola e persino al cimitero, sollecitando le istituzioni a risolvere l’emergenza, sono stati invece definiti da Calvanese «cittadini terrorizzati pure dalla loro ombra». Ebbene, prosegue nella sua dichiarazione, «se i cittadini chiedono un intervento, tu sindaca hai il dovere ti intervenire ma anche la capacità di valutare la situazione, non sei la sceriffa del villaggio».
Questo il clima a Campobasso, fomentato da fake news e da molti utenti social che si definiscono ‘animalisti’ e dispensano consigli e metodi sul controllo della fauna selvatica in città.
Sta di fatto che, a seguito delle roventi critiche e soprattutto delle minacce ricevute, e in attesa che sia completata l’indagine, la task force del Comune ha sospeso il servizio.
Del resto l’ordinanza della sindaca, emanata per sopperire all’immobilismo della Regione competente in materia, sarebbe comunque scaduta il 31 maggio. Il tempo necessario affinché l’assessorato regionale all’Agricoltura completasse la formazione del personale per il selecontrollo, come garantito nel corso del tavolo in Prefettura di aprile. In quell’occasione fu fissata al 22 maggio la dead line, eppure da via Genova – come confermato dalla sindaca Marialuisa Forte – non si sono avute più notizie. Intanto nelle prossime ore la prima cittadina consegnerà al prefetto una dettagliata relazione sulle modalità dell’intervento in zona Montegrappa, per chiarire ogni dubbio.
madu