«Il comunicato diffuso dalla sindaca, dopo nove giorni di silenzio, ha rafforzato la nostra decisione di confermare la revoca della nostra fiducia alla giunta Forte già espressa con le dimissioni. Siamo indignati di fronte alla mistificazione della realtà di chi nega l’evidenza: la sindaca ha violato gli accordi elettorali che davanti a tutti i consiglieri comunali del Cantiere civico, al vice sindaco Colucci e al consigliere regionale Massimo Romano si era solennemente impegnata a rispettare fino a qualche giorno fa affermando di voler confermare quanto a suo tempo sottoscritto, di suo pugno, unitamente al segretario Regionale del PD, Ovidio Bontempo, ad Antonio Federico dei 5S».
Ruta, Iafigliola, De Iasio, Trivisonno, Lombardi e Colucci ribadiscono la posizione del Cantiere civico, ora saldamente all’opposizione della coalizione progressista.
I consiglierei smentiscono che ci sia stata condivisione sulla scelta dei componenti del Cda della Sea oltre «allo scarso sostegno del Cantiere alla maggioranza», come dichiarato da Forte . «Risulta dagli atti che tutti i consiglieri del Cantiere civico abbiano sempre, senza eccezioni, votato lealmente l’indirizzo della maggioranza in linea con l’accordo: dunque non vi è alcuna traccia di ripensamento o tradimento di accordi non giustificato.
In tale contesto assume connotati addirittura paradossali la circostanza che la sola eccezione a tale condotta dei membri del Cantiere Civico sia stata assunta, peraltro doverosamente e legittimamente, dagli ex assessori Fraracci e Marcheggiani (con il voto contrario dagli stessi alla delibera sul dirigente De Marco, essendo stata la stessa imposta, senza alcuna pur necessaria condivisione, la sera prima e comportando effetti rilevanti e devastanti sul settore sociale e sull’intero ambito sovracomunale): si tratta degli stessi assessori oggi invece elogiati dalla sindaca (?) a seguito della loro improvvisa fuoriuscita dal Cantiere e le cui affermazioni risultano, invece, eloquenti allorquando la prof.ssa Fraracci, nel motivare il suo addio alla Giunta, ha attribuito alla sindaca la responsabilità di aver violato gli accordi elettorali e di avere espressamente assunto un comportamento “deflagrante sul piano politico e mortificante su quello umano”. Più chiaro di così!
Di contro, sempre attenendosi ai fatti, merita invece espressa e specifica menzione e contestazione il ricorso elettorale, manifestamente ostile, patrocinato da Roberto Ruta (superconsulente della Forte) e da Piero Neri (oggi promosso alla SEA), per conto del PD e dei 5S, anche contro il Cantiere Civico ed i suoi consiglieri, subito dopo l’insediamento, per rivendicare ulteriori poltrone e seggi, sottraendoli a quelli già assegnati al Cantiere Civico: ricorso respinto.
Per queste ragioni, nel ribadire la fuoriuscita dalla predetta maggioranza (oggi minoranza, con soli 12 consiglieri a favore, contro i 20 della minoranza) e la nostra conseguente collocazione in minoranza, unitamente all’assenza di alcuna rivendicazione di poltrone (già rifiutate da tutti gli assessori ed oggi restituite alla Forte, unitamente alla Presidenza di Commissioni, per soddisfare altri appetiti di nuovi transfughi e di presunti responsabili), escludiamo sin da ora il sostegno a nuove Giunte frutto di ribaltoni o, peggio, dei soliti trucchetti per tentare, ancora una volta, di dividere il nostro gruppo e ci riserviamo ogni più ampia valutazione, decisione ed iniziativa su quei provvedimenti che la nuova maggioranza, ad oggi inesistente, licenzierà.
Al riguardo, in conformità e continuità rispetto alla nostra prassi, libera e democratica, oltre che trasparente, conveniamo che le decisioni del Cantiere Civico siano sempre assunte, come per il passato, collegialmente, dopo averne discusso ampiamente e liberamente, impegnandoci ad attenerci tutti a quanto tracciato dalla maggioranza del Cantiere, come già avvenuto a seguito del primo turno, (allorquando si decise, a maggioranza, di sostenere al ballottaggio la Forte sulla base di un accordo più volte platealmente confermato ed, oggi, manifestamente tradito».
L’assemblea ha dunque ratificato la revoca del sostegno alla giunta Forte, le dimissioni degli assessori e la collocazione in minoranza dei consiglieri.