Manca soltanto l’ufficialità, ma è ormai certo: da agosto, Domenico Farinacci sarà il nuovo questore di Campobasso. Un ritorno annunciato, quasi simbolico, per il poliziotto molisano che proprio nel capoluogo ha scritto alcune delle pagine investigative più significative della sua carriera, tra cui l’arresto del mostro del Circeo, Angelo Izzo.
Farinacci subentrerà al questore Cristiano Tatarelli, che lascerà il vertice della questura di via Tiberio per assumere il comando della questura di Arezzo. Un avvicendamento che si inserisce nel quadro delle rotazioni decise dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza e che conferma la fiducia nei confronti di due alti dirigenti con profili di lunga esperienza operativa.
Farinacci ha intrapreso la carriera nella Polizia di Stato nel 1990, debuttando come vicecommissario alla Questura di Milano. Il suo profilo investigativo si è forgiato tra le fila della Direzione Investigativa Antimafia di Palermo, dove dal 1993 al 1998 ha contribuito a delicatissime indagini su Cosa Nostra nel cuore della Sicilia.
Il legame con il Molise si è rinsaldato nel 1998, quando è stato nominato dirigente della Squadra Mobile di Campobasso, ruolo che ha ricoperto per oltre dieci anni. È in questo periodo che Farinacci ha coordinato l’operazione che condusse all’arresto di Angelo Izzo, autore nel 2005 del duplice omicidio di Maria Carmela e Valentina Maiorano a Ferrazzano. Il caso, divenuto di rilievo nazionale, fu risolto anche grazie a un complesso lavoro investigativo basato su intercettazioni e ricostruzioni incrociate dei movimenti del killer, già noto per il massacro del Circeo del 1975.
La sua azione investigativa non si è mai fermata ai confini regionali. Dalla lotta al narcotraffico internazionale – con l’operazione “Galloway” tra Italia e Colombia – alle inchieste contro la pedofilia e i clan campani, Farinacci si è imposto come uno degli investigatori più esperti della Polizia di Stato. Negli anni successivi ha ricoperto incarichi sempre più rilevanti: da L’Aquila a Brescia, passando per Forlì-Cesena e Padova, fino alla nomina come questore di Udine nel 2024. A gennaio dello stesso anno è arrivata anche la promozione a dirigente superiore.
Ora, con il ritorno atteso a Campobasso, Farinacci si prepara a raccogliere la guida della questura di via Tiberio. Un passaggio di consegne che, pur non ancora formalizzato, viene dato per imminente negli ambienti della questura del capoluogo. Un ritorno alle origini per chi, dal Molise, ha costruito una carriera al servizio della legalità, sempre in prima linea.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*