Pace. Un messaggio che parte da Campobasso e che, mai come in questo momento storico, acquista un valore profondo. Quella sancita tra Crociati e Trinitari nel 1587 rivivrà in questo weekend lungo le strade della città grazie al lavoro e all’impegno dell’associazione guidata da Giuseppe Santoro. L’evento, inserito nel cartellone del Corpus Domini (del resto lo stesso Di Zinno era un crociato gli ingegni sono stati di proprietà della confraternita fino al 1800, ndr), è stato presentato ieri mattina a Palazzo San Giorgio dal presidente dell’associazione Pro Crociati e Trinitari, dall’assessore alle Attività produttive Giose Trivisonno e dalla presidente della Commissione Cultura Giovanna Viola. Presente anche il capogruppo di Forza Italia Domenico Esposito a testimonianza di come la pace dei Crociati e Trinitari metta d’accordo tutti, maggioranza e opposizione. Una manifestazione che torna dopo tanti anni: l’ultima risale al 2023, durante la consiliatura Di Bartolomeo e che ora, dopo il ‘rodaggio’ dello scorso anno, vanta un programma di tutti rispetto tra cerimonie religiose, spettacoli, concerti, cortei e l’incendio finale del municipio.
Oggi venerdì 13 giugno, Largo San Leonardo ospiterà alle ore 21 il Concerto della Pace -Musica e simboli per una pace “disarmata e disarmante” (parafrasando il papa Leone XIV), eseguito dall’Orchestra del Conservatorio “Perosi” con la partecipazione del coro “Jubilate”. Un’esibizione che avverrà nello stesso luogo in cui nel 1587 venne firmata la pace. Domani, sabato 14 giugno, lungo le strade cittadine e piazza Vittorio Emanuele a partire dalle ore 12 ci sarà il Bando delle confraternite, una sfilata con i banditori a cavallo. In serata, a San Leonardo lo spettacolo rievocativo della storica pacificazione tra i Crociati ed i Trinitari. Domenica la giornata finale ricca di appuntamenti: alle 11 la sfilata dei cortei del XVI secolo, mentre alle 18.30 la Giostra cavalleresca con il Torneo del Fiore. Alle 21 in piazza Vittorio Emanuele la Cerimonia dei Vessilli e il culmine della festa con l’incendio di Palazzo San Giorgio.
«Campobasso non è solo la città dei Misteri – ha evidenziato Santoro – ma è anche la città della pace e dell’amore». Una pace, ha proseguito l’assessore Trivisonno «che deve contraddistinguere anche la nostra azione amministrativa. L’idea che Campobasso possa essere più unita e fare squadra, perché ora più che mai non abbiamo bisogno di divisioni».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*