Davanti a quel muro che adesso sorride di luce nuova, c’è un volto che parla al cuore. È quello di Marianna Priano, 33 anni, scomparsa troppo presto nell’ottobre del 2023, ma ancora profondamente viva nel cuore di chi l’ha conosciuta e amata. “Per sempre con noi” è la frase semplice ma carica di significato che accompagna il suo sguardo sereno, inciso per sempre in un murale che è molto più di un’opera d’arte: è un atto d’amore.
Marianna era la titolare dello storico bar in via Svevo, nel cuore del quartiere Mater Ecclesiae, gestito con passione insieme alla sua famiglia. Quel bar non era solo un luogo di lavoro: era casa, rifugio, ritrovo. Era vita. E Marianna era l’anima gentile e sorridente che accoglieva tutti con un caffè caldo e una parola buona.
Oggi, proprio di fronte a quel bar, nel cuore pulsante del quartiere, è stato inaugurato un murale in sua memoria, fortemente voluto da Frank Pescolla e Umberto Caruso, e realizzato con profondo rispetto e sensibilità dall’artista Gabriel. L’occasione è stata l’apertura del torneo di calcio a 5, che ogni anno anima l’area sportiva del quartiere. Ma quest’anno, il calcio ha lasciato spazio prima al silenzio, poi agli abbracci, alle lacrime e al ricordo.
Tra i presenti, anche la mamma di Marianna, Antonietta, una donna che porta negli occhi il dolore di una perdita immensa ma anche la fierezza di chi sa di aver cresciuto un’anima speciale. «Mi avevano contattata per chiedermi se mi avrebbe fatto piacere che Marianna venisse omaggiata in occasione del torneo – ha raccontato – e ho detto sì. Ma non mi aspettavo nulla di tutto questo».
Lo stupore e la commozione sono arrivati insieme, la prima sera del torneo, quando Antonietta ha visto il murale per la prima volta. «Mi hanno consegnato dei fiori che ho poggiato davanti al murale. Poi, quando sono scesa in campo, le squadre si sono schierate. Il “Terzo tempo”, squadra composta dai veterani del torneo, mi ha consegnato una maglietta con scritto: “Marianna Queen of Mater”. Mi sono commossa. Non me l’aspettavo».
Quello che si è vissuto in quel momento è stato qualcosa che va oltre il tributo: è stato un abbraccio collettivo, un messaggio chiaro che dice: Marianna è ancora qui, nelle vite che ha toccato, nei sorrisi che ha donato, nel calore che ha seminato ogni giorno dietro quel bancone.
«Marianna era amata da tutti, e lo è ancora – ha detto Antonietta -. Ringrazio di cuore questi ragazzi, che insieme a mia figlia rappresentano il mio orgoglio. Molti di loro sono cresciuti nel nostro bar. Per me sono come figli. Sono loro a darmi la forza per andare avanti».
E in effetti, chi era lì lo ha sentito: la forza non nasce sempre dalla resistenza, ma spesso dall’amore. Un amore che un quartiere intero continua a restituire, giorno dopo giorno, a chi ha dato senza chiedere nulla in cambio.
Il murale per Marianna è lì per ricordare che la memoria non è solo ricordo, ma presenza viva. E che alcune persone, anche quando non ci sono più, riescono a restare per sempre. Con un sorriso, uno sguardo, una parola. Perché l’amore vero, quello sì, non muore mai.
sl
Foto di Stefano Saliola