Venerdì pomeriggio, alla presenza della sindaca Marialuisa Forte, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del percorso culturale nella frazione di Santo Stefano, promosso dall’APS Tratturando e finanziato dalla precedente amministrazione comunale grazie ai fondi del Bilancio Partecipativo, poco più di 34mila euro.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare il patrimonio storico, culturale e ambientale di una delle frazioni più suggestive del territorio comunale, situata lungo l’antico tratturo Lucera–Castel di Sangro. Questo storico percorso pastorale è legato alla millenaria pratica della Transumanza, riconosciuta nel 2019 dall’UNESCO come Patrimo-nio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Il nuovo itinerario culturale si sviluppa attraverso sette bacheche informative dislocate nei punti strategici del borgo, ciascuna corredata da un QR Code che consente ai visitatori di approfondire digitalmente i contenuti. Le bacheche raccontano la storia locale, la geografia, le tradizioni popolari, la gastronomia tipica e la flora autoctona, offrendo una narrazione ricca e accessibile a residenti e turisti.
A completare il progetto, sono stati realizzati due significativi interventi: la stele comme-morativa presso Colle San Pietro, dedicata alla morte di Amedeo VI di Savoia, il Conte Verde, deceduto il 1° marzo 1383, figura storica di rilievo nella tradizione europea medie-vale; la nuova Fontana degli Armenti in piazza Santa Maria di Loreto, che ha sostituito il vec-chio fontanile come simbolo di rinascita del borgo. La fontana è stata benedetta da don Moreno Ientilucci e ha fatto da scenografia alla cerimonia inaugurale, che ha registrato un’ampia partecipazione della comunità locale.
La giornata ha visto anche la presenza di esponenti dell’amministrazione comunale: gli assessori Giose Trivisonno, Pina Panichella e Simone Cretella, oltre ai consiglieri Annamaria Trivisonno, Antonella Trivisonno e Liberio Lopriore. Il progetto è stato illustrato lungo il percorso da Maurizio Di Cristofaro, ingegnere e principale promotore dell’iniziativa, che ha guidato i presenti tra i contenuti culturali, storici e ambientali pensati per valorizzare ogni angolo del paese.
L’amministrazione ha espresso vivo apprezzamento per un progetto che rappresenta un esempio virtuoso di cittadinanza attiva, capace di rafforzare il senso di appartenenza comunitaria e offrire un’esperienza autentica e immersiva nel cuore della tradizione molisa-na.
Con il percorso culturale di Santo Stefano, il Comune di Campobasso aggiunge un importante tassello all’offerta turistico-culturale del territorio, promuovendo la riscoperta delle radici locali e valorizzando uno spazio carico di memoria e bellezza.
L’assessore al Bilancio del Comune di Campobasso, Giuseppina Panichella (M5S), già componente della Giunta Gravina, ha voluto sottolineare il valore politico e sociale di un’esperienza come quella del Bilancio Partecipativo: «Non si tratta semplicemente di un meccanismo tecnico o di una linea di finanziamento – ha dichiarato – ma di uno strumento concreto di democrazia partecipata, che consente ai cittadini di incidere sulle scelte pubbliche e sulla destinazione delle risorse economiche del Comune. È un percorso che rafforza il senso di appartenenza e responsabilità collettiva e che va difeso e ampliato».
Introdotto per la prima volta nel 2022 dall’amministrazione Gravina, il Bilancio Partecipativo è stato confermato anche dall’attuale amministrazione Forte. Per l’anno 2023 il Comune ha destinato una somma massima di 35.000 euro al progetto più votato dai cittadini tra quelli proposti in quattro aree tematiche: arredo urbano e decoro; verde pubblico e ambiente; attività culturali e sportive; politiche educative, giovanili e per la disabilità.
Panichella ha infine ribadito la necessità di rafforzare il Bilancio Partecipativo come prassi strutturale: «Il protagonismo civico non deve restare un episodio isolato, ma diventare parte integrante della cultura amministrativa di questa città. L’amministrazione Forte ha dimostrato di voler proseguire su un cammino avviato con coraggio e lungimiranza nel 2022. Ora serve consolidare ed estendere questa buona pratica, perché una Campobasso che ascolta, coinvolge e valorizza le sue energie diffuse è una città più giusta, più consapevole, più viva».