“A Volte Ritornano”, collettivo culturale, presenta l’atteso evento di fine estate con il live di Stunk, giovane artista campobassano, che si esibirà nel suggestivo piazzale del castello Monforte, questa sera dalle ore 19:00.
L’evento musicale nasce dal desiderio di coniugare la vista spettacolare del castello con un’esperienza musicale indimenticabile, trasformando uno dei luoghi più rappresentativi della città in un palcoscenico di suoni innovativi ed emozioni condivise. In anteprima per PrimoPiano, facciamo una chiacchierata con Stunk e gli organizzatori del live.
Partito il countdown per il grande evento al castello, come ti stai preparando per il live di questa sera? «Sto provando tanto, voglio fare un concerto come si deve, voglio che le persone si divertano e possano rendersi conto di quanto impegno c’è dietro. Per il resto me la godo, mi distraggo uscendo coi miei amici e ogni tanto salgo al castello ed immagino come sarà».
“A volte ritornano” come nasce l’ evento? «“A Volte Ritornano” è una linea diretta con la musica, un qualcosa che nasce da dentro, viscerale, una speranza. È un collettivo nato con l’obiettivo di riportare la cultura musicale e del live in Molise, cercando di coinvolgere persone di tutte le età, di portare sempre novità e soprattutto di dare spazio ad artisti, emergenti e non, i quali fanno della musica la loro passione, il loro modo di comunicare e la loro vita. L’iniziativa, che riprende parte del nome dal collettivo stesso, nasce dal desiderio di coniugare la spettacolare vista del castello con un’esperienza musicale unica, trasformando uno spazio simbolo del capoluogo in un palcoscenico per sonorità innovative ed emozioni condivise. Campobasso, e la nostra regione in generale, vivono anche attraverso gli artisti che si esibiranno, dai live ai dj-set, chiudendo il cerchio della riscoperta di luoghi e talenti del nostro Molise».
“Cocci di me” è il tuo Ep di esordio. A chi parli e quale messaggio vuoi dare? «Questo EP per me è un biglietto da visita, pieno di sfaccettature. Ogni brano svela degli aspetti di me e porta alla luce delle emozioni che ho davvero provato, che hanno lasciato un segno nel bene e nel male, e che grazie alle canzoni riesco a descrivere ed elaborare. Forse c’è solo un tema che ritorna in questo progetto: saper contare su se stessi senza necessariamente dipendere dal prossimo, emotivamente e mentalmente».
In arte Stunk ma nasci come Francesco Di Pietro. Da giovane campobassano, secondo te questa città lascia spazio alla musica e alla crescita professionale? «Le possibilità non sono tante, ma ci sono. Tanto dipende dalla forza di volontà di chi vuole intraprendere questo tipo di percorso. Diciamo che qui non si viene spronati e bisogna farcela con le proprie forze mentre nelle città più grandi ci sono condizioni migliori per facilitare una crescita professionale in questo ambito».
Cosa andrebbe fatto per offrire più opportunità secondo te? «Servirebbe prima di tutto che i ragazzi della città le pretendessero queste opportunità e che ne sentissero la mancanza. È chiaro che se non sai cosa significhi averle, quelle possibilità, è difficile anche solo desiderarle. Credo però che questi eventi siano un punto di partenza fondamentale: far vedere che si può per creare dei precedenti positivi e non cadere nel solito cliché “qua ‘nz po fa nient”. In poche parole serve uno sforzo e la forza di volontà se si vuole qualcosa è inutile restare ad aspettarla. Anche perché poi, quando ci si prova, le persone disposte a darti una mano e a credere nei progetti si trovano e si fanno avanti».
Quanto devi artisticamente a Campobasso e quanto, invece, ti ‘delude’? «Io qui mi sono approcciato per la prima volta in vita mia al sassofono e ho studiato al conservatorio quindi devo tanto a questa città. Mi spiace però che per provare a costruirmi una carriera concreta un questo mondo sia stato costretto ad andare via».
Perché non bisogna mancare al concerto di questa sera? «Perché è una figata. Perché lì su non suona nessuno da decenni. Infine, come dicevo prima, anche per dimostrare che le cose belle sono possibili anche qui».
Il programma della serata si apre alle ore 19:00 con la musica a cura di Georgino, accompagnata da un’area food & beverage promossa da realtà locali quali ‘Kudetà Restaurant and Lounge’, ‘Vecchiarelli’ e ‘Manù’, per creare un’atmosfera conviviale e coinvolgente.
A partire dalle 21:30, spazio al live di Stunk, che per la prima volta si esibirà a Campobasso in formazione completa, portando sul palco il suo repertorio con rinnovata energia ed intensità.
La serata si concluderà sotto le stelle con un dj set firmato Djamal e Djappone, per ballare fino a tarda notte e vivere un’esperienza di musica e socialità unica nel suo genere.
Insomma un altro importante risultato per il collettivo “A volte ritornano” che, attivo sul territorio da ben sette anni per promuovere eventi musicali e culturali, cerca di organizzare eventi nei punti più importanti e caratteristici della città per valorizzare anche la bellezza delle location.
La scelta di portare il live nel piazzale del Castello Monforte è una decisione anche simbolica, per un appuntamento che mescola spettacolarità, musica e socialità, con l’obiettivo di rivitalizzare il centro storico e valorizzare il fascino della città.
M.C.G.

























