È stata fissata al 12 febbraio 2026 l’udienza davanti al Consiglio di Stato per il ricorso elettorale relativo alle ultime elezioni comunali di Campobasso, svoltesi nel giugno 2024.
A rivolgersi ai giudici di Palazzo Spada l’avvocato Aldo De Benedittis, candidato sindaco del centrodestra sconfitto al ballottaggio, dopo che il Tar Molise aveva respinto il suo precedente ricorso.
De Benedittis, difeso dagli avvocati Pasquale Ripabelli, Enrica Verrusio e Stefano De Benedittis, contesta la sentenza di primo grado che, a suo dire, sarebbe «viziata, illogica e contraddittoria sotto molteplici profili». L’ex candidato chiede ora ai giudici amministrativi di secondo grado di annullare le elezioni o, in subordine, di disporre la ripetizione del voto in alcune sezioni ritenute irregolari.
Dopo la vittoria di Marialuisa Forte, candidata del centrosinistra sostenuta da una larga coalizione civica e progressista, il centrodestra ha scelto la via giudiziaria per contestare l’esito del voto. Il confronto elettorale, terminato con uno scarto limitato, ha lasciato subito strascichi e polemiche.
Nel suo ricorso al Tar, De Benedittis aveva denunciato presunte irregolarità in più sezioni elettorali, tra cui: errori nei verbali di sezione e nelle tabelle di scrutinio; schede nulle o attribuite irregolarmente; presunti vizi procedurali nell’attività dell’Ufficio elettorale centrale.
Gli avvocati del candidato avevano chiesto, in via principale, la proclamazione della vittoria al primo turno per De Benedittis e, in via subordinata, l’annullamento parziale delle operazioni elettorali.
La vicenda è approdata in aula durante l’inverno 2024-2025, quando il Tar ha disposto verifiche in Prefettura e l’analisi dei verbali di diversi seggi.
Dopo mesi di istruttoria, il 16 luglio 2025 si è svolta l’udienza di merito e, il giorno successivo, è stato depositato il dispositivo della sentenza: ricorso respinto.
Secondo la Prima Sezione del Tar Molise (presieduta da Nicola Gaviano, con estensore Luigi Lalla e referendario Sergio Occhionero), le prove fornite dalla parte ricorrente non dimostravano irregolarità tali da alterare l’esito complessivo del voto. Gli errori riscontrati in alcuni verbali non incidevano in modo sostanziale sul risultato finale e non vi erano elementi sufficienti per accogliere la richiesta di proclamare De Benedittis vincitore o per annullare le elezioni.
Le motivazioni, pubblicate il 28 luglio 2025, hanno ribadito la regolarità complessiva della tornata elettorale, confermando di fatto la vittoria di Marialuisa Forte e la legittimità dell’amministrazione in carica.
Con il ricorso in appello, la disputa politica e legale si sposta ora a Roma, dove il Consiglio di Stato sarà chiamato a mettere la parola fine su una vicenda che tiene banco in città da oltre un anno.
La decisione attesa per febbraio potrebbe chiudere definitivamente uno dei capitoli più controversi della recente storia politica campobassana, segnato da tensioni, verifiche e accuse incrociate.
Fino ad allora, la città resta in attesa dell’ultimo verdetto, che stabilirà se la vittoria di Marialuisa Forte sarà confermata o se, invece, si aprirà un nuovo capitolo nella complessa partita elettorale di Campobasso.


























