Non è ancora possibile individuare le cause del decesso della ragazza di 15 anni e di sua madre, morte a poche ore di distanza nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. È quanto ribadito ieri mattina nel corso della conferenza stampa convocata dall’Asrem, alla presenza del direttore generale Giovanni Di Santo, del direttore sanitario Giovanni Giorgetta, della direttrice del Dipartimento di Prevenzione Carmen Montanaro, della direttrice dell’Uoc di Malattie infettive del Cardarelli Alessandra Prozzo e della dirigente dell’ufficio Risk Management Gabriella Ruzzi.
Secondo quanto riferito, l’ipotesi più accreditata al momento è quella di una presunta tossinfezione, la cui natura resta ancora sconosciuta. Non si esclude alcuna pista: alimentare, chimica, farmacologica, ambientale o da esposizione per inalazione. Una complessità confermata dal fatto che, nonostante il coinvolgimento di centri di eccellenza, in particolare lo Spallanzani di Roma dove sono ricoverati in osservazione gli altri due familiari, l’agente eziologico non è stato ancora individuato.
Il direttore generale Di Santo ha spiegato che l’Azienda sanitaria si è mossa sin dalle prime ore «senza lasciare nulla al caso», attivando il Dipartimento di prevenzione, veterinari e tecnici per i prelievi alimentari nell’abitazione della famiglia. Sono stati ricostruiti anche i pasti consumati nei giorni precedenti al malore: pasta al pomodoro il 23 dicembre, mentre nei giorni successivi sarebbero stati consumati baccalà, rustici, polpette di tonno, polenta con funghi confezionati e cozze. A quei pasti avrebbero partecipato sette-otto commensali per volta, nessuno dei quali ha manifestato sintomi.
In parallelo sono stati avviati accertamenti altamente specialistici: campioni biologici sono stati inviati al Policlinico Gemelli per la ricerca di eventuali tossine, compresa l’amanita falloide, mentre proseguono i contatti con il Centro antiveleni. Tuttavia, è stato chiarito, allo stato attuale «non è possibile mettere un punto fermo con una diagnosi certa».
Nel corso della conferenza è stato ricostruito anche il decorso clinico. Il 25 dicembre madre e figlia si sono presentate al Pronto soccorso con sintomi prevalentemente gastroenterici, definiti aspecifici. Dopo gli accertamenti previsti dalle linee guida e una consulenza infettivologica, le dimissioni sono state condivise con i familiari, in assenza di segni di patologie gravi. Il 27 dicembre – dopo un altro accesso avvenuto il giorno precedente – la situazione clinica è precipitata rapidamente: la ragazza è tornata in ospedale in condizioni critiche ed è stata trasferita in Rianimazione, dove è sopraggiunta una condizione compatibile con una coagulazione intravascolare disseminata e insufficienza multiorgano. Analogo destino, a distanza di poche ore, per la madre.
Sul punto più delicato, quello della gestione dei primi accessi in Pronto soccorso, i vertici Asrem hanno ribadito che, sulla base delle verifiche interne finora svolte, i protocolli sarebbero stati rispettati e che le indagini diagnostiche effettuate risponderebbero alle buone pratiche cliniche. «Con le informazioni disponibili in quel momento – è stato sottolineato – non era possibile fare altro rispetto a quanto è stato fatto».
La dirigente del Risk Management, Gabriella Ruzzi, ha precisato che il personale sanitario era al completo e che non vi erano criticità organizzative, rimarcando come eventuali profili di responsabilità possano essere valutati esclusivamente dalla magistratura, alla quale l’Azienda sta garantendo piena collaborazione.
Le salme, già sequestrate, restano a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le autopsie e gli esami tossicologici rappresenteranno un passaggio decisivo per chiarire le cause della doppia tragedia. Solo all’esito di questi accertamenti, insieme agli approfondimenti clinici in corso, sarà possibile comprendere cosa abbia determinato i decessi e se vi siano responsabilità. Fino ad allora, hanno concluso i vertici dell’Asrem, ogni valutazione definitiva sarebbe prematura. ppm


























