Ha aperto il comizio entrando subito in clima da campagna elettorale. È il candidato sindaco Roberto Gravina a ‘scaldare’ il nutrito pubblico di piazza Prefettura prima di lasciare la parola agli aspiranti europarlamentari e al vice premier e leader del Movimento Luigi Di Maio. Prima un breve excursus sulle elezioni di 5 anni fa quando il Movimento 5 Stelle, in campo con una sola lista, non arrivò al ballottaggio per un pugno di voti. Lo sfidante era Antonio Battista con un’armata composta da 11 liste. Molti di quei candidati oggi sono passati con il centrodestra. «Nella giunta comunale erano seduti fino a due settimane fa assessori che oggi sono passati nel centrodestra – dice riferendosi agli ex componenti dell’esecutivo Francesco de Bernardo, Massimo Sabusco e Salvatore Colagiovanni passati tra le fila dei Popolari per l’Italia e È ora – e in Consiglio sono tutt’ora seduti molti dei candidati nella compagine guidata da Maria Domenica D’Alessandro. Passano gli anni ma ci troviamo davanti sempre gli stessi avversari che saltano da un a schieramento all’altro. Molti di loro sono in Comune da più di vent’anni, basti pensare al sindaco Battista che prima era assessore al Bilancio. Dicono che vogliono migliorare le cose, che vogliono invertire la rotta. Ma come si fa a cambiare – chiede alla folla – se si votano sempre le stesse persone?».
E ancora bordate all’indirizzo dell’amministrazione uscente: «Ho sentito dire dal sindaco Battista che la sua amministrazione e ha portato a termine il 95% del programma di mandato. Un’affermazione che non ha bisogno nemmeno di essere commentata visto che è sotto gli occhi di tutti i cittadini il risultato di questi 5 anni di governo a trazione centrosinistra».
Poi qualche cenno sul programma del Movimento, «il primo ad essere stato reso noto – precisa – e non è una gara, ma è la testimonianza di come abbiamo lavorato in questi mesi per offrire ai cittadini le migliori soluzioni per rilanciare Campobasso. Un lavoro che abbiamo cercato di portare avanti con impegno e dedizione nei 5 anni di opposizione: centinaia di atti in Consiglio portano la nostra firma».
Nel breve intervento snocciola qualche punto: nuova linfa per il commercio, recupero dei parchi pubblici esistenti e la realizzazione del Parco 5 Luglio «rimasta solo su carta in questi 5 anni», amministrazione più efficiente e il completamente delle opere incompiute.
Infine l’appello accorato ai campobassani e soprattutto agli ‘indecisi’: «Andate a votare e scegliete di cambiare. Una cosa potete fare per questa città: scegliete il cambiamento e non sempre le stesse persone».

Un Commento

  1. Angelo scrive:

    c’era una volta
    C’era una volta un movimento i cui eletti si facevano chiamare cittadini;
    C’era una volta, un cittadino che si è recato a CAMPOBASSO in clio, vantandosi che Lui stava tra la gente, mentre Beelusconi parlava in piazza blindato, un anno esatto sembrava che al comizio in piazza c’era di nuovo Silvio.
    C’era una volta una persona che credeva nel vero cambiamento, guardiamo che succede nel Governo;
    Caro Roberto sei una persona che stima, ma….. c’era una volta.

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