Due terzi dei consiglieri sono entrati in aula per la prima volta: ieri mattina, alle 8.30 in punto, la seduta dell’assise civica di Palazzo San Giorgio che ha dato ufficialmente il via all’era Gravina. Una seduta all’insegna dell’emozione per i neo eletti ma anche per il primo cittadino pentastellato e la sua giunta. A seguire i lavori il padre del sindaco, Lello Gravina, i parlamentari dei 5 Stelle Antonio Federico e Fabrizio Ortis. Fuori dell’aula, dietro il tavolo riservato alla stampa, ci sono pure molti ‘ex’: Michele Durante, Pino Libertucci, Stefano Ramundo.
Tocca a Margherita Gravina, consigliere anziano (quello più votato esclusi gli assessori, ndr), presiedere i lavori in attesa dell’elezione del nuovo presidente del Consiglio. «Auguro a tutti noi di lavorare con passione, entusiasmo e stima reciproca, ponendoci come unico obiettivo quello di essere al servizio della comunità di Campobasso», ha detto la consigliera prima di lasciare spazio al sindaco per il giuramento di fedeltà alla Costituzione.
I primi ‘screzi’ si avvertono poco prima dell’elezione del presidente del Consiglio. Dai banchi della minoranza qualcuno fa notare (il consigliere Tramontano) qualche anomalia nelle schede della votazione e nelle modalità di voto (l’ex sindaco Battista). Dopo i chiarimenti del segretario generale Bennassai finalmente si procede: alla seconda votazione il Consiglio incorona presidente Antonio Guglielmi con 21 preferenze. L’ex assessore Salvatore Colagiovanni viene designato vicario con 8 voti, mentre il gruppo del Pd (Chierchia, Battista, Trivisonno e Salvatore) decide di non esprimersi consegnando in entrambe le votazioni scheda bianca.
Guglielmi, neo eletto del Movimento 5 Stelle con 192 preferenze, è nato a Campobasso nel 1961, è sposato e ha due figlie.
Diplomato in Ragioneria e laureato in Scienze Economiche e Sociali, ha svolto un lavoro autonomo e poi, a seguito di concorso, ha ottenuto un impiego presso una pubblica amministrazione. Attualmente è funzionario presso l’Agenzia delle Entrate.
«Il mio compito sarà quello di tutelare e garantire le prerogative del Consiglio – ha detto il numero uno dell’Assise – fornendo a ciascuno di voi la possibilità di espletare nel migliore dei modi il proprio mandato, in una dialettica democratica e costruttiva. Il ruolo di rappresentanza dell’Ufficio di Presidenza mi impone, infatti, di assumere un comportamento neutrale, essendo prioritaria l’esigenza di assicurare il perfetto funzionamento dell’organo collegiale che mi onoro, da oggi, di presiedere, nel rispetto della legge, dello Statuto e del Regolamento del Consiglio Comunale. Oggi posso promettervi che il mio impegno sarà quello di favorire l’esaltazione del dibattito e del confronto che, sebbene potranno in talune occasioni essere accesi e sostenuti con vigore, vi invito ad improntare sempre sul rispetto dell’altro e sulla lealtà all’istituzione che ci pregiamo di rappresentare».
«Ringrazio il centrodestra per avermi dato questa carica – ha sottolineato il vice Colagiovanni – garantirò sempre la mia imparzialità».
Ma sul fronte dell’opposizione non farà sconti: «Se faranno dei progetti condivisibili non ci sarà una opposizione rancorosa, per il bene di Campobasso ci si deve confrontare. Se invece non si dovessero rispettare le regole bypassando le commissioni e le informazioni ai consiglieri chiudendo tutto in una stanza, allora faremo sentire la nostra voce e ci vedranno protagonisti in Consiglio. Oggi i 5 Stelle hanno un doppio ruolo, quello di governare e di decidere se dialogare con le opposizione. Oggi il sindaco ha chiesto lealtà politica e umana alla minoranza, ma prima di chiedere bisogna dare il buon esempio. Diciamo che dall’inizio questo buon esempio non c’è stato, ma speriamo che da ora in poi le cose cambino».

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