Il dramma si è consumato nella mattinata di domenica (e non in serata come diffuso in un primo momento) nel reparto di Ostetricia e Gionecologia dell’ospedale Cardarelli di Campobasso dove una neonata è morta durante il parto.
Una tragedia inaspettata ed imprevista, come hanno riferito dall’Azienda sanitaria regionale: la gravidanza della donna, una 30enne della provincia di Campobasso, non aveva evidenziato criticità e al momento del ricovero sia i parametri della mamma che del neonato erano nella norma.
«Nulla faceva presagire ad un epilogo simile – ha spiegato il direttore generale facente funzione dell’Asrem Antonio Lucchetti – al momento del ricovero il battito della neonata era regolare ed era stato programmato un parto naturale, anche perché in caso di criticità anche minime, si dispone immediatamente il cesareo. Purtroppo la piccola è venuta alla luce già morta».
Il problema è sorto, dunque, proprio nei momenti finali del parto. I medici hanno fatto di tutto per salvarle la vita, seguendo alla lettera la procedura: «L’equipe di neonatologi ha fatto il massimo – ha proseguito Lucchetti – intubando la piccola e somministrandole i farmaci d’urgenza», ma il cuore della piccola non ha più ripreso a battere.
Su richiesta dei medici del Reparto e dell’Azienda sanitaria è stata disposta l’autopsia sul corpicino della bimba, «un atto dovuto – ha precisato Lucchetti – l’Asrem ha inoltre avviato un’indagine interna e inviato, come da prassi, la segnalazione al Ministero della Salute».
Saranno i risultati dell’esame autoptico, entro 60 giorni, a chiarire le cause del decesso e a capire cosa sia successo in quel breve lasso di tempo, dall’inizio del travaglio all’ingresso nella sala operatoria, quando quello che doveva essere il giorno più felice per la famiglia della piccola si è trasformato in un dramma.

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