È trascorso quasi un anno dalla chiusura della cattedrale di Campobasso. Era il 28 novembre 2018 quando la chiesa della Santissima trinità, cuore e simbolo del capoluogo, è stata interdetta ai fedeli a causa di un cedimento di parte del solaio. Ad accorgersi che ‘qualcosa non andava’ erano stati alcuni operai che stavano lavorando sul palazzo adiacente alla Cattedrale: avvallamenti importanti sulla copertura della struttura, di oltre 10 centimetri. «Si prospettano lavori molto costosi e tempi lunghi», il verdetto dei tecnici dopo l’ispezione. Nel frattempo però la Regione si è mossa e ha fatto la sua parte approvando i finanziamenti per consentire i lavori di ristrutturazione. Si tratta dei fondi FSR 2000-2006, approvati dalla giunta regionale con deliberazione numero160: la cifra stanziata per il restauro e il consolidamento della struttura è pari a 249.192 euro.
Anche la Conferenza episcopale italiana ha messo mano al portafoglio concedendo 230mila euro. Risorse che però, secondo le prime stime, non basterebbero a coprire le spese dell’intero restauro.
Sulla vicenda ore è intervenuto anche Alberto Tramontano, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Campobasso, che ha presentato, insieme ai colleghi Pascale e D’Alessandro, un ordine del giorno urgente sulla chiusura della Cattedrale.
«La chiusura della Cattedrale – afferma Tramontano- sta destando preoccupazione e sconcerto nei cittadini campobassani che si sono visti privare di uno dei monumenti simbolo della città di Campobasso. Luogo di fede, di arte, di tradizione e di socializzazione, la Cattedrale dedicata alla Santissima Trinità non deve restare più a lungo chiusa! Non ci si può rassegnare – continua Tramontano- al lassismo e all’indifferenza delle Istituzioni pubbliche, che ormai hanno perso di vista i valori identitari e profondi della cittadinanza, che dovrebbero invece difendere e rappresentare». Il rischio, secondo l’esponente del Carroccio è che i tempi di dilatino come avvenuto per la Chiesa della Madonna della Libera, rimasta chiusa per circa 3 anni per analoghi interventi di ristrutturazione.
«Il sindaco e la Giunta di Campobasso hanno l’obbligo morale e politico amministrativo- conclude Tramontano- di intervenire, in tutti i modi possibili, al fine di ridonare la Cattedrale di Campobasso ai campobassani, ai molisani e ai visitatori della nostra città».
La cattedrale sorge sulle rovine della chiesa della Ss. Trinità costruita nel 1504 per volontà del duca Andrea De Capoa. Durante il tragico terremoto del 1805 la chiesa fu completamente distrutta; i lavori di ricostruzione vennero affidati all’architetto Musenga Successivamente, negli anni tra il 1855 e il 1859 venne eretto il pronao, progettato dagli architetti Bellino e Sarlo. Nel 1927, dopo l’avvenuto trasferimento della sede vescovile da Bojano a Campobasso, la Santa Sede elevò la chiesa della Ss.Trinità a Cattedrale della Diocesi. Il trasferimento avvenne sotto Mons. Alberto Romita il quale ordinò subito i restauri necessari per la chiesa: i pilastri furono arrotondati e trasformati in colonne, fu creato l’abside. Inoltre la chiesa fu sopraelevata e vennero aperti dei finestroni che tuttora le donano luminosità, e al centro del presbiterio fu costruito l’altare basilicale con il ciborio in marmi policromi. Durante tali interventi la chiesa venne completamente riaffrescata da Romeo Musa e Amedeo Trivisonno. Nel 1993 fu realizzato il maestoso organo sito nell’abside dono del dott. E.Ferro costruito da P. Bevilacqua. Nel 1995 vennero operati ulteriori restauri. Il 5 luglio 2015 papa Francesco, durante la visita pastorale in Molise, si è recato in Cattedrale per un breve momento di preghiera e per un saluto ai malati gravi. Ha donato un mosaico raffigurante il suo stemma, posto all’ingresso della sacrestia, in ricordo perenne della visita.

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