In attesa che si possano celebrare i funerali della sfortunata Elia Caroccia, la 32enne deceduta domenica scorsa mentre stava percorrendo un sentiero nella zona del ponte tibetano di Roccamandolfi, la Procura di Isernia attende l’esito dell’ispezione cadaverica eseguita ieri per poter definire ulteriormente il quadro di quei tragici fatti. Intanto, le indagini si concentrano – come anticipato ieri – sulla sicurezza del sentiero percorso da Elia, dal suo fidanzato e da altri tre amici. L’ipotesi di reato è omicidio colposo, al momento non risultano iscritti nel registro degli indagati, L’attenzione sembrerebbe concentrata sull’abbigliamento che indossava Elia, per verificare fosse adeguato alla tipologia di percorso che avrebbe compiuto in quella giornata dedicata alle escursioni. Poi, ovviamente, fari puntati sulla sicurezza del sentiero, di difficile percorrenza, che non risulterebbe provvisto di alcuna staccionata di protezione nonostante si affacci su uno strapiombo. Inoltre, come valutazione di rito, si dovrà fugare ogni dubbio sullo stato di salute della giovane donna, su un eventuale malore improvviso che potrebbe averla fatta inciampare e quindi precipitare nel dirupo per circa 80 metri. All’esito dell’ispezione cadaverica, la Procura deciderà se procedere ugualmente con l’autopsia. Intanto, a Nocera Inferiore, i familiari della giovane Elia hanno avviato una raccolta fondi per consentire di celebrare le esequie. Si è deciso di utilizzare la piattaforma GoFundMe per sostenere le spese dei funerali della giovane. Per donare, basterà digitare il nome di Elia Caroccia sulla piattaforma.
Elia, quella dannata domenica, era assieme al fidanzato Pasquale, 29 anni, e ad altri tre amici (di età compresa fra i 26 e i 29 anni, provenienti da Recale, Marciapinise e Capodrise): dopo aver attraversato il ponte tibetano, secondo quanto avrebbero riferito, la comitiva si sarebbe avviata sul sentiero. Elia e Pasquale si sarebbero fermati per un selfie mentre gli amici avrebbero continuato a percorrere il sentiero. La 32enne potrebbe aver inciampato e quindi aver perso l’equilibrio, precipitando da un’altezza di circa 80 metri e in una gola particolarmente impervia e ricca di vegetazione. Che l’ha inghiottita per sempre.

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