Non sono state rilevate anomalie all’esito dei controlli e dei prelievi effettuati da personale della Squadra mobile, della Sisco e dell’Arpa Molise, nei confronti di alcune cave per l’estrazione di materiale calcareo nel territorio della provincia di Isernia.
Come hanno spiegato debitamente anche le forze dell’ordine alcuni giorni fa in un comunicato, l’operazione condotta su scala nazionale e che ha toccato anche il territorio pentro si inserisce in una vasta e articolata attività finalizzata al contrasto del fenomeno dell’illecito stoccaggio e smaltimento di rifiuti.
Nell’area pentra sono stati quindi svolti dei sopralluoghi presso il Depuratore comunale delle acque reflue, dove sono stati prelevati dei campioni da parte dell’Arpa, così come sul fiume Carpino, sia a monte che a valle dello scolamento dell’impianto di depurazione, al fine di procedere con i successivi esami di laboratorio.
È stato effettuato inoltre un controllo presso un’area abbandonata – ex azienda avicola ubicata a Isernia – con presenza di capannoni e copertura in eternit: anche in questo caso sono stati prelevati dei campioni da parte dell’Arpa – con l’ausilio dei Vigili del Fuoco – da valutare con esami successivi.
E tra le varie cose si è proceduto anche al controllo di alcune cave per l’estrazione di materiale calcareo, dove sono state eseguite verifiche con contatore geiger ed elettromagnetometro per la misurazione delle radiazioni dannose e per verificare la stratificazione del terreno per rilevare agglomerati fluidi o melmosi sepolti in profondità. Ma all’esito non sono state rilevate anomalie.

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