Un’ironia amara quella di Antonio Monaco, ex sindaco di Capracotta e attuale residente di Pesche, che dopo aver ricevuto l’ultima bolletta dell’acqua, relativa al secondo semestre del 2022, ha segnalato sui social – da privato cittadino – la problematica inerente ai vertiginosi aumenti dei costi del servizio idrico, che sta suscitando scalpore in diverse comunità molisane.
L’ex sindaco di Capracotta, ora residente a Pesche, ha sottolineato infatti la discrepanza tra consumi e costi, per una bolletta che a suo dire è passata da 299 euro a 817 euro, dopo l’adesione degli Enti al sistema idrico integrato, e quindi alla Grim. Da qui, l’affermazione ironica – ma poi neanche tanto – che rispecchia il pensiero di molti cittadini molisani: «Il prossimo rifornimento d’acqua lo andiamo a fare nei distributori di carburante, per come è salito il costo dell’acqua».
Monaco ha portato all’attenzione la sua personale “sorpresa” per una bolletta idrica targata della Grim che sarebbe passata da un importo complessivo di 299 a 817 euro per un consumo annuo stimato di 328 metri cubi di acqua, utilizzati da due nuclei familiari. «Sorpresa inaspettata per il fortissimo aumento che c’è stato, non sul consumo ma sui costi. Infatti, a parità di consumo questa bolletta è quasi triplicata, un aumento che sicuramente non può essere sopportato dalle famiglie. Non parlo solo della mia, ma di tutte le famiglie di Pesche e altri comuni, che sentono questa problematica che è parecchio diffusa» – ha commentato Monaco.
Le somme elevate fanno tra l’altro riferimento al secondo semestre del 2022, cosa che secondo l’ex sindaco di Capracotta rende complessa ogni eventuale operazione di verifica della loro esattezza. «Una stima sul secondo semestre del 2022 mi sembra veramente fuori luogo visto che siamo nel 2024, cosa che non mi dà la possibilità di chiedere una rettifica. O meglio, ho contattato la Grim ma mi è stato riferito che bisognerebbe fare un calcolo presunto facendo la lettura oggi, cose su cui preferisco non esprimermi» – ha aggiunto.
Da qui, i dubbi del cittadino di Pesche sull’efficacia dell’adesione al sistema idrico integrato, nonché sulle revisioni delle tariffe. «Non so se le amministrazioni hanno fatto le revisioni delle nuove tariffe che sarebbero venute fuori con l’adesione alla Grim. Credo di no, perché tanti Comuni hanno optato per mantenere la gestione diretta del servizio idrico. L’adesione alla Grim – sostiene Antonio Monaco – doveva avvenire dovendo rispettare i principi di economicità. Ma non si capisce bene se questa economicità era a favore dei cittadini o delle amministrazioni. C’è qualcosa che non torna e che andrebbe rivisto».
Problematiche, queste, di cui si sta discutendo molto e in maniera più ampia negli ultimi giorni – non solo relativamente alle tariffe – dopo le note vicende di cronaca che hanno visto come protagoniste proprio Grim e Molise Acque. Di recente si è svolta infatti in Regione un’audizione tra il sindaco di Frosolone, Felice Ianiro, e il presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante, il segretario Fabio Cofelice, i capigruppo e consiglieri regionali Roberto Di Pardo, Roberto Gravina, Micaela Fanelli, Massimo Romano e Alessandra Salvatore, il presidente di Molise Acque Stefano Sabatini e i componenti del Cda e l’assessore Michele Marone.
Il presidente Pallante ha preso l’impegno a portare la vicenda in Aula per trovare le opportune soluzioni operative e normative sui temi sollevati.

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