Per otto persone ci sarà il processo. L’ex commissario del Consorzio di Bonifica Sud di Vasto Rodolfo Mastrangelo invece è stato prosciolto dalle accuse perché il fatto non sussiste. Lo ha deciso ieri il giudice Italo Radoccia, al termine dell’udienza preliminare a carico della nove persone finite nell’inchiesta condotta dal procuratore capo della Repubblica Giampiero Di Florio e relativa ai lavori di completamento della diga di Chiauci, un invaso che aspetta da decenni di essere completato e messo in funzione così da garantire acqua all’alto Molise e alla zona del Vastese dove la carenza idrica si fa maggiormente sentire. Sotto le lente della magistratura è finita la gestione del Consorzio. Prosciolto con formula piena l’ex commissario, dovranno andare alla sbarra invece l’ex commissario Fabrizio Marchetti, il direttore del Consorzio Nicolino Sciartilli, il commissario regionale della convenzione Sandro Annibali, il responsabile unico del procedimento Michelangelo Magnacca, gli ingegneri Gilda Buda, Sante Di Giuseppe e Giovanni Sportellie e l’imprenditore Giuseppe Latte Bovio. Diversi i capi d’imputazione, in concorso e a vario titolo: l’aver procurato un ingiusto vantaggio, l’appropriazione indebita per l’indennità di rimborso e spese non dovute e l’abuso per lavori da decine di milioni di euro per completare l’opera pubblica che ha avuto inizio nel lontano 1985 e non ancora del tutto completata. La prima udienza del processo è fissata per il 17 dicembre.

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