A sorpresa, dopo due giorni di fuoco incrociato sul Lotto Zero, la Vianini Lavori – società del gruppo Caltagirone che si è aggiudicata l’appalto – ha chiesto la revoca del provvedimento con il quale il Comune aveva disposto la chiusura – a far data dal prossimo 18 gennaio – di un tratto di via Corpo di Liberazione per consentire l’avvio dei lavori della bretella di collegamento.
Il 18 dicembre scorso, come si ricorderà, la Vianini Lavori di Roma aveva avanzato ufficiale richiesta per ottenere la chiusura al traffico di un tratto di quella strada per consentire i lavori funzionali al completamento della Isernia-Castel di Sangro, il famigerato Lotto Zero, che collegherà il bivio di Pesche al chilometro 181+500 della SS. 17 ed il Lotto 1 della Isernia-Castel di Sangro.
Il Comune ha quindi correttamente emanato l’ordinanza con la quale ha istituito, a partire dal 18 gennaio, il divieto di transito veicolare e pedonale su quella porzione di strada e precisamente dal chilometro 1,150 al chilometro 2,000.
Ma ieri, la stessa Vianini Lavori, ha richiesto ufficialmente la sospensione di quella ordinanza che è stata revocata – con altrettanta ordinanza, numero 4 del 12 gennaio 2024 – in attesa, si legge, di una nuova istanza da parte del soggetto richiedente il provvedimento.
Ufficiosamente pare che i lavori, che dovevano iniziare giovedì prossimo, subiranno uno slittamento di almeno un paio di mesi. Motivo per il quale appare inutile chiudere la strada al transito veicolare e pedonale se non si avvierà il cantiere.
Certo, appare quanto meno curiosa la tempistica di questa decisione, comunicata ieri, soprattutto alla luce dei due recenti fatti che riguardano proprio il Lotto Zero.
Prima la conferenza del Comitato nel corso della quale gli esponenti hanno ribadito le proprie perplessità rispetto all’appalto relativamente all’assenza dell’analisi costi/benefici e alla mancata considerazione della cosiddetta Opzione Zero. E solo giovedì pomeriggio, lo stesso Comitato è stato ricevuto dal prefetto Franca Tancredi alla quale sono state ribadite le vicende che, a giudizio del Comitato No Lotto Zero, pregiudicano la regolarità degli iter seguiti. Di più: l’avvocato Alfonso Mainelli che assiste legalmente il Comitato, ha ribadito che la questione sarà portata all’attenzione della Corte di giustizia europea. E, dal canto suo, il prefetto Franca Tancredi ha comunicato che della vicenda avrebbe interessato il ministro Piantedosi.
Nei fatti, ed è questa la contestazione che muove il Comitato, per quell’opera è stato sottoscritto il Protocollo di legalità ma la mancanza di questi due tasselli fondamentali nell’iter rende la questione meritevole di approfondimento.
Ad oggi è ancora attesa la decisione del Tar Molise nel giudizio di merito relativamente al ricorso presentato dall’amministrazione Castrataro.

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