Confermato l’accorpamento del laboratorio di Emodinamica di Isernia a quello del Cardarelli di Campobasso. Bisognerà ora attendere la ratifica del tavolo tecnico ministeriale per la definitiva attuazione, ma il dado – stando alla notizia del licenziamento del Programma operativo sanitario da parte della struttura commissariale – sarebbe tratto. Ieri sera, il documento ufficiale non risultava ancora pubblicato sull’albo pretorio della Regione, ma a certificarlo è stato lo stesso commissario Marco Bonamico.
«Abbiamo licenziato il Pos – ha dichiarato ieri Quotidiano del Molise -. Abbiamo preso tutte le osservazioni. Per la verità erano all’incirca cinque o sei. Non hanno inciso sulla struttura del Pos, ma solo su alcuni punti. Ci hanno segnalato ad esempio errori di data, o l’inserimento di una certa specialità nella specialistica invece che nell’ospedaliera. Ma non ci sono stati problemi nel contenuto del Pos. Noi lo giudichiamo molto innovativo. Abbiamo fatto di tutto per non tagliare posti letto, anzi abbiamo cercato di aumentarli. Abbiamo aumentato i posti letto ospedalieri di circa 50 unità».
Sull’Emodinamica di Isernia, dice, non è cambiato nulla. «È rimasto tutto come era prima – afferma -. Purtroppo per carenza di personale non è aperta 24 ore su 24, quindi l’abbiamo dovuta accorpare funzionalmente al Cardarelli anche per tenerla in piedi perché il tavolo tecnico ci aveva intimato la chiusura di una delle due emodinamiche della regione».
Bonamico, di fatto, sostenne la stessa tesi già al momento della pubblicazione della bozza del documento di programmazione sanitaria. Allora disse infatti che la notizia dell’accorpamento non rappresentava alcuna novità rispetto alla situazione che il laboratorio già vive attualmente.
Resta il fatto che, mentre la comunità pentra auspicava che il servizio potesse tornare attivo 24 ore su 24, quindi fosse potenziato, viene ora confermato l’indirizzo della struttura commissariale di lasciare tutto invariato. Ciò nonostante le osservazioni pervenute da parte del Consiglio regionale e del Consiglio comunale. Quest’ultimo, all’inizio di febbraio, si riunì in adunanza aperta proprio per stilare un documento con cui si chiedeva testualmente la piena operatività del presidio. Che tradotto voleva dire potenziamento, quindi apertura h24, anche in ragione di quei numeri degli accessi tra 2022 e 2023, evidenziati in una mozione del gruppo consiliare Comunità Attiva, poi confluita nel documento sottoscritto all’unanimità dal Consiglio. Numeri che farebbero emergere come in proporzione, quello di Isernia sia un presidio all’altezza di quelli di Campobasso e Termoli messi insieme, anche in ragione della mobilità attiva che è in grado di generare rispetto ad alcune aree delle regioni confinanti, come il casertano e il cassinate. Ma il problema dei problemi resta quello del personale, come fece capire anche il presidente di Regione Francesco Roberti quando prese le difese del presidio. Un problema che ad oggi non consente l’apertura h24, quindi renderebbe necessario l’accorpamento.
All’adunanza di inizio febbraio, ad ogni modo, parteciparono diversi cittadini, associazioni, amministratori dei comuni limitrofi, così come la parlamentare Elisabetta Lancellotta, l’assessore regionale delegato ai rapporti con la struttura commissariale in tema di sanità, Michele Iorio, e il presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia.
Quest’ultimo, in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci Asrem, aveva convocato tra l’altro per oggi una seduta dell’assise dei primi cittadini proprio per tornare a discutere del Pos, quindi anche dell’Emodinamica. Ma se ormai è vero che sul Pos non si torna più indietro, la riunione di oggi rischia di essere vana, o perlomeno di dover constatare che – appunto – i giochi sono sostanzialmente chiusi.
Resta da capire, però, cosa ne sarà del futuro del presidio salvavita, visto che si era parlato anche di deroghe al decreto Balduzzi, visto che a Isernia resta intatta l’Utic, l’unità di terapia intensiva cardiologica. E che per Isernia esiste sempre il famoso progetto da 100 milioni di euro per il nuovo ospedale all’interno del piano degli investimenti Asrem. Quindi, per farla breve, resta da capire quale direzione si vuole davvero intraprendere domani, se oggi si certifica l’accorpamento dell’Emodinamica.

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