L’Orchestra sinfonica del Molise, Geoff Westley che la dirige, Ilaria Pilar Patassini e Peppe Servillo ad interpretare il repertorio di uno dei più grandi cantautori e poeti della musica pop italiana: tutti per Fabrizio De André, per trasmettere al pubblico quanto lo straordinario cantautore genovese ha composto, la sua forza emozionale, le sue magnifiche, intense canzoni fatte di parole che si rincorrono, si specchiano, si confrontano e si fondono con la vita di ognuno.
De André Sinfonico va in scena venerdì 26 aprile prossimo alle ore 21 all’Auditorium Unità d’Italia di Isernia – i biglietti sono in vendita sulla piattaforma Ciaoticket e nei punti autorizzati della regione Molise – nell’anno in cui si celebra il 25esimo dalla morte di Fabrizio De Andrè e porta in palcoscenico lo spettacolo scritto e diretto dal compositore, pianista ed arrangiatore britannico Geoff Westley nel 2011, che con la Osm ha stretto prima di tutto un rapporto di amicizia prima che professionale.
Una veste particolarmente suggestiva e raffinata, vedrà insieme alla direzione di Geoff Westley, all’Orchestra sinfonica del Molise ed al Coro Acom diretto da Gennaro Continillo, le voci di Peppe Servillo – cantante, attore e compositore nonché voce storica degli Avion Travel – e di Ilaria Pilar Patassini, cantante, interprete e cantautrice di canzone d’autore, musica classica, worldmusic e jazz.
De Andrè Sinfonico è stato ideato ed arrangiato per l’Orchestra sinfonica da Geoff Westley che già nel 2011 aveva scritto, diretto e registrato, agli Abbey Road di Londra, un tributo sinfonico alla musica di Fabrizio De André, affidandolo alla esecuzione della London Symphony Orchestra e dando vita all’album “Sogno n. 1”, che racchiude le canzoni di De André arrangiate in versione sinfonica da Westley, nell’occasione direttore dell’orchestra, con la collaborazione di Franco Battiato e Vinicio Capossela.
La passione di Westley per De Andrè nasce grazie al mare, quando l’artista britannico lasciava ormeggiata la sua barca a vela a Lavagna, in Liguria ed un giovanissimo fan di De Andrè, un ormeggiatore, gli regalò un numero infinito di dischi di Faber, insistendo affinchè li ascoltasse. Una vera folgorazione per una musica e per una poesia che resterà eterna e grazie alla quale il pubblico dell’Auditorium di Isernia potrà vivere il “suo” sogno.

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