Sacchi di plastica, vecchi scatoloni logori, valigie e contenitori di ogni tipo: sono gli strumenti ‘della vergogna’ in cui nei casi più fortunati vengono ritrovati animali abbandonati, un triste fenomeno di cui nemmeno il capoluogo pentro – purtroppo – è esente e che tende ad acuirsi con l’arrivo della calda stagione e delle cucciolate. È accaduto in pieno centro, davanti la sede dell’ex ospedale, dove ieri mattina – sotto il sole che già dalle prime ore del mattino scotta – è stato ritrovato un pacco contenente tre cuccioli di gatto abbandonati. Sulla scatola, una scritta in evidenza: «Sono nati il 1 maggio, già mangiano le scatolette». Dietro lo scatolo, attaccate con dello scotch, alcune bustine di cibo. Un gesto ignobile, che ha subito attirato l’attenzione delle autorità, portando all’intervento immediato della Polizia, dei Carabinieri Forestali e dei veterinari dell’Asrem, che hanno preso in cura i piccoli felini.
Un problema assai diffuso in Italia, quello dell’abbandono degli animali. Secondo alcune stime, infatti, ogni anno vengono abbandonati circa 50mila cani, con un’incidenza maggiore nelle città del Sud e del Centro Italia, e una situazione ancora più critica per quanto riguarda i gatti: oltre 80mila felini domestici vengono lasciati in strada ogni anno.
La vicenda dei tre cuccioli di gatto abbandonati davanti all’ex ospedale è quindi solo l’ultimo, triste esempio di un fenomeno dilagante che tanti volontari e tante associazioni cercano di contrastare con forza, volontari spesso a totale disposizione per recuperare animali indifesi che non necessitano altro che di una casa. Basta scorrere qualsiasi bacheca social per rendersi conto di quanto sia facile, al giorno d’oggi, affidare in modo sicuro degli animali alle cure di chi vuole solamente amarli. Invece, c’è ancora chi abbandona dei cuccioli al fato, spesso funesto per animali così piccoli.
Fortunatamente, ad ogni modo, grazie all’intervento tempestivo delle autorità e dei veterinari, i gattini di Isernia sono ora al sicuro e sotto cure adeguate.
Ma il recente episodio solleva importanti interrogativi sulla responsabilità e l’etica nel trattamento degli animali domestici. In tal senso, il ruolo della comunità è fondamentale nel sensibilizzare, ad esempio, sull’importanza dell’adozione consapevole e del rispetto per tutti gli esseri viventi. Una cultura che ancora oggi conosce dei coni d’ombra preoccupanti, non solo in zone periferiche, ma anche in città.
La vicenda dei tre piccoli gattini soccorsi a Isernia rappresenta quindi un richiamo alla responsabilità di tutti nei confronti di un mondo, quello animale, che merita cure e affetto incondizionati. Perché non devono più esistere barriere tra le specie. E chi talvolta considera gli animali solo delle ‘bestie’, si abbassa ben al di sotto della disumanità.

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