Un gesto che, sebbene simbolico, riveste una grande forza educativa e civile: in occasione della Festa della Liberazione, i consiglieri comunali di maggioranza hanno presentato una mozione per la revoca della cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini il 20 maggio 1924. La mozione è stata sottoscritta da tutti i membri dei gruppi consiliari di maggioranza.
Sul tema, è intervenuto il capogruppo del Partito Democratico a Palazzo San Francesco, Stefano Di Lollo: «La cittadinanza onoraria, attribuita all’epoca come atto di adesione ideologica al regime fascista nascente, è oggi ritenuta incompatibile con i valori della Costituzione repubblicana e con il sentimento democratico che deve appartenere ad uno stato civile. Benito Mussolini è stato il principale responsabile dell’instaurazione della dittatura fascista, delle persecuzioni razziali e politiche, e dell’alleanza con il nazismo, che ha condotto l’Italia in una delle fasi più oscure della sua storia».
I capigruppo di maggioranza, tra i firmatari della mozione, hanno sottolineato che questa iniziativa rappresenta un atto di memoria, giustizia e responsabilità civile, che ribadisce l’impegno della città verso la verità storica e i valori della democrazia.
«Coltivare la memoria storica non è solo un dovere morale verso chi ha sofferto, ma una condizione essenziale per evitare che l’indifferenza o la nostalgia distorta cancellino le responsabilità e i drammi del passato. Restituire alla storia il suo giusto significato è fondamentale per costruire un presente consapevole e un futuro libero» – spiegano.
La mozione si inserisce in un percorso già avviato da numerosi Comuni italiani – tra cui Torino, Salò, Giulianova, Opi, Forlì e Castel San Pietro Terme – che hanno deciso di revocare simili onorificenze al dittatore fascista.
«Il Comune di Isernia, con questo atto, riafferma la centralità della Costituzione, il valore dell’antifascismo e la necessità di non smarrire il senso della storia, soprattutto in un tempo in cui il revisionismo e la disinformazione rischiano di compromettere la coscienza collettiva» – conclude Di Lollo.
Sulla proposta non è tardato ad arrivare il commento di Giovancarmine Mancini, esponente storico della destra cittadina e attualmente vicepresidente del Consiglio comunale di Isernia: «La cittadinanza onoraria al Duce è stata conferita nel 1924. Un fatto storico che come tale va consegnato alla storia. Nessuno, in un secolo, ha sentito la necessità di revocare tale riconoscimento. Anacronistici, ridicoli e vili… proprio come tanti loro predecessori» – ha affermato.