Una rivoluzione silenziosa ma potente attraversa il Partito Democratico in provincia di Isernia. Alla fine dei congressi locali, è un dato a parlare più di ogni slogan: nei principali circoli del territorio sono state elette solo donne alla guida. Il PD si “tinge di rosa” e porta al centro della scena politica locale un messaggio chiaro: la parità di genere non è più solo una bandiera da sventolare, ma una pratica da attuare, ovunque e per davvero.
Nel dettaglio, le nuove segretarie di circolo sono: Agnese Guerrizio ad Agnone, Irene Pontarelli a Rocchetta a Volturno, Ombretta Pollice a Venafro, Rosalba Maddonni a Sant’Agapito e Alessia Panico nel capoluogo Isernia. A loro si affianca idealmente Caterina Cerroni, agnonese di origine, già dirigente nazionale dei Giovani Democratici e attualmente ai vertici del partito a livello nazionale.
Ma la presenza femminile non si ferma al partito: anche negli esecutivi comunali targati PD si segnalano nomi di rilievo. Ad Agnone l’assessora Enrica Sciullo, ad Isernia Maria Teresa D’Achille e Angela Perpetua. Una squadra, tutta al femminile, che va ben oltre la rappresentanza simbolica.
«La parità di genere è una scommessa che l’Europa ci chiede di vincere – afferma il segretario provinciale Marco Amendola – e la nostra provincia è pronta a fare la sua parte».
Sulla stessa linea anche Alessia Panico, da poco eletta segretaria del circolo di Isernia e coordinatrice provinciale delle donne dem: «Il nostro programma è ambizioso: lavoro, famiglia, servizi, retribuzioni, accesso ai ruoli di responsabilità. Avere donne che si impegnano in prima persona per questi obiettivi è già di per sé un segnale di valore».
Parole di apprezzamento arrivano anche dal presidente del PD isernino Lorenzo Coia, che sottolinea con una punta di pragmatismo: «Le donne sono più longeve, più pratiche, più capaci di mediare. Avere figure femminili alla guida dei circoli è segno di una vera inversione di tendenza. Il nostro stesso partito nazionale ha affidato la segreteria a una donna per uscire dalle secche».
Un PD, dunque, che nella provincia più interna del Molise sembra indicare una strada nazionale: meno conflitti, più concretezza; meno parole, più rappresentanza reale. Un augurio di buon lavoro arriva a tutte le nuove segretarie e amministratrici, donne che – come recita la nota della Federazione – «oltre alla competenza professionale e al ruolo nella famiglia, si assumono l’onere di servire il partito e le istituzioni».
Una politica nuova, più inclusiva, forse più incisiva. E, finalmente, anche più femminile.

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