Ultimi appelli al voto del Partito Democratico in vista del referendum dell’8 e 9 giugno prossimi. A Isernia, per spiegare le ragioni del sì, è giunto da Roma il senatore Francesco Verducci, vicepresidente della commissione straordinaria che si occupa del contrasto ai fenomeni di intolleranza e violenza.
Per Verducci esercitare il diritto al voto è una forma di democrazia a cui il popolo non può e non deve rinunciare. Verducci ha anche stigmatizzato l’atteggiamento di chi nel governo ha annunciato la noluntas di recarsi alle urne.
«Nel nostro paese il lavoro è troppo precario e questo condanna soprattutto le nuove generazioni a non poter costruire un futuro, non avere una famiglia, non avere un mutuo – ha affermato Verducci -. In Italia il lavoro è sottopagato e questo è inaccettabile. Questi referendum rafforzano il lavoro, rafforzano i diritti, permettono a chi viene licenziato ingiustamente, in maniera illegittima, di essere reintegrato. Contrastano i le troppe forme di precariato, contrastano la tragedia continua delle morti sul lavoro che sono addirittura tre al giorno nel nostro Paese. Abbiamo più di 1000 infortuni all’anno sul lavoro – ha aggiunto -. Tutto questo è inaccettabile. Per questo diciamo che è indegno invitare gli italiani in maniera anche truffaldina a disinteressarsi. Votare è un diritto, è fondamentale votare per un lavoro che non sia precario e che sia tutelato. E poi c’è il quinto referendum, non meno importante, sulla cittadinanza.
Nel nostro paese ci sono più di 2 milioni di persone che sono nate in Italia, che hanno studiato in Italia, che conoscono l’italiano, che lavorano in Italia, che pagano le tasse nel nostro paese, ma che non possono essere cittadini italiani. Noi semplicemente chiediamo che venga ridotta da 10 anni a 5 anni la durata per poter diventare cittadini, una norma di civiltà che già esiste in altri Paesi. Chiediamo che ci sia anche in Italia per non avere più invisibili e rafforzare in questo modo attraverso l’inclusione anche la sicurezza nel nostro Paese».