È scontro politico in Aula consiliare a Isernia sulla mozione presentata dai consiglieri di centrodestra Eugenio Kniahynicki e Giovancarmine Mancini per interrompere l’iter di concessione della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu sui diritti umani nei Territori Palestinesi. La mozione, discussa nell’ultima seduta, è stata respinta dalla maggioranza.
Kniahynicki ha motivato la richiesta come «atto di responsabilità istituzionale per tutelare l’imparzialità del Comune», definendo la figura di Albanese «polarizzante». Il proponente ha criticato anche le posizioni espresse dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, ritenute a rischio di «strumentalizzazione della violenza» e affermando che la concessione della cittadinanza onoraria non dovrebbe essere un «premio politico».
Il sindaco Piero Castrataro ha replicato definendo «assurde» le accuse mosse nei confronti della dott.ssa Albanese di recente anche a livello nazionale. Richiamando i documenti delle Nazioni Unite che accusano Israele di attacchi contro ospedali e scuole a Gaza, ha definito «vergognoso» il «massacro» perpetrato ai danni dei palestinesi ma anche l’atteggiamento assunto da quella parte di Occidente che ha chiuso gli occhi
Pur ribadendo la condanna degli attacchi di Hamas del 7 ottobre, il sindaco ha evidenziato l’enorme bilancio di vittime civili a Gaza e l’effetto controproducente della risposta militare sul radicalismo giovanile palestinese, affermando che la lotta al terrorismo non può essere condotta tramite operazioni che moltiplicano sofferenze e rancore.​​
Infine, ha rivendicato il diritto-dovere di un’amministrazione comunale di riconoscere figure che documentano violazioni dei diritti umani e promuovono la pace, invitando a non trasformare l’onorificenza in terreno di scontro identitario, ma a mantenerla su criteri di merito, documentazione e impegno per il diritto internazionale.
Mancini, pur condividendo l’analisi del conflitto, ha rimarcato che la causa palestinese «non c’entra nulla con la decisione sull’onorificenza» e ha ritenuto Albanese «una personalità divisiva», in contrasto con i criteri di neutralità previsti dal regolamento comunale in merito al conferimento della cittadinanza onoraria.
Sara Ferri, consigliera promotrice della mozione iniziale per l’avvio dell’iter, ha difeso le procedure seguite e la figura della relatrice Onu, accusando l’opposizione di portare in aula «punti diffamatori e non documentati», spiegando che la proposta è nata «dal basso» in occasione di iniziative pubbliche sulla Palestina.
La richiesta dei membri dell’opposizione è stata quindi respinta dalla maggioranza.

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