Truffe e minacce. Sono questi i reati di cui dovranno rispondere le complessive cinque persone denunciate dalla Squadra Mobile al termine di un intensa indagine.
Dapprima gli operatori si sono concentrati sull’identificazione di una banda dedita alla contraffazione di contratti e documenti. Si tratta di due uomini, un italiano di 41 anni e un cittadino serbo di 22, entrambi pregiudicati e di una donna 40enne. A seguito di numerose segnalazioni giunte all’Ufficio Denunce della Questura di Isernia e relative a cambi arbitrari dei gestori di fornitura elettrica, la Squadra Mobile ha scoperto che i tre avevano stipulato numerosi contratti di fornitura elettrica all’insaputa dei reali utilizzatori. Infatti si è appurato che tali accordi erano stati sottoscritti dal cittadino serbo in qualità di venditore e da uno studio di professionisti isernini, il tutto a loro insaputa. L’abile procacciatore di affari apponeva accanto alla firma un timbro falso e aveva allegato una carta d’identità che poi è risultata palesemente contraffatta. Gli investigatori hanno svolto quindi un’attenta e puntuale analisi della documentazione prodotta dalle vittime, di seguito hanno incrociato i numerosi dati raccolti e hanno individuato una società con sede fuori regione che veniva utilizzata dai malfattori per la loro attività illecita. Successivamente sono giunti all’identificazione dei truffatori, procedendo alla denuncia all’Autorità Giudiziaria. Adesso i tre soggetti dovranno rispondere di reati di truffa, possesso di documenti di identificazione falsi, sostituzione di persona, uso abusivo di sigilli e strumenti veri, falsità materiale commessa dal privato.
Ma il lavoro della Polizia si è concentrato anche su due distinti episodi denunciati da altrettanti isernini, vittime di minacce. Nel primo caso si è proceduto alla denuncia di un uomo di 36 anni che dopo qualche mese dall’acquisto di un’autovettura aveva lamentato il malfunzionamento del veicolo, pretendendo la riparazione da parte del venditore. Quest’ultimo, residente in un Comune della provincia di Isernia, ha provveduto immediatamente alla sistemazione del problema meccanico dell’auto e nonostante ciò ha iniziato a subire le invettive del cliente. Il 36enne, infatti, aveva iniziato a tempestarlo di telefonate, rivolgendogli ingiurie e minacciandolo in merito a quanto accaduto. Il concessionario, dopo aver convissuto per un lungo periodo con la paura, ha deciso di rivolgersi alla Questura per denunciare i fatti. Gli investigatori della Squadra Mobile, con estrema celerità, sono riusciti a individuare il reale utilizzatore dell’utenza telefonica e denunciarlo all’Autorità Giudiziaria ponendo fine a tale situazione.
La stessa sorte è toccata a un 50enne, titolare di un’impresa edile che, a seguito di alcuni lavori svolti su commissione di un suo cliente isernino, lo ha minacciato in più occasioni. Tali episodi sono avvenuti anche davanti ad altre persone. Momenti di estrema tensione in cui l’isernino lamentava l’inadeguatezza di alcune opere rispetto a quanto pattuito all’inizio del lavoro. A seguito della denuncia della vittima, gli operatori hanno raccolto numerose testimonianze, arrivando ala denuncia in stato di libertà.
VC

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