Trasferire l’Ufficio del Giudice di Pace di Isernia presso la sede della Motorizzazione Civile a Sant’Agapito. Sembra essere questa, al momento l’unica strada percorribile all’indomani della chiusura dei locali di via Borgo Nuovo, disposta con propria ordinanza dal sindaco Giacomo d’Apollonio, a seguito della relazione dell’Asrem che ha attestato la totale “assenza delle condizioni minime di salubrità e idoneità dei locali”.
Ieri mattina, in Tribunale, la questione è stata al centro della conferenza stampa indetta per illustrare i dettagli del provvedimento e per indicare le possibili soluzioni. All’incontro hanno preso parte il presidente Vincenzo Di Giacomo, il primo cittadino, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Isernia Maurizio Carugno, il procuratore capo Carlo Fucci e il responsabile molisano dell’Agenzia del Demanio Rosario Biliardo.
Il presidente Di Giacomo ha subito evidenziato, in merito agli uffici chiusi di Via Borgo Nuovo 2, l’importanza dell’ordinanza comunale. Ed ha spiegato di aver sollecitato anche il ministero per la risoluzione del problema. «I locali sono completamente inadeguati, – ha detto – non soltanto da un punto di vista igienico sanitario, con conseguenti pericoli per la salute dei dipendenti e di chi lo frequenta, ma anche per quanto riguarda gli aspetti di carattere strutturale, specialmente in caso di eventuale scossa sismica. Ora c’è stato questo provvedimento da noi auspicato. Ma ieri, con un documento, ho ribadito la mia richiesta al ministero di spostamento di questi procedimenti e al Presidente del Consiglio dei ministri di promuovere un decreto legge, così come fatto per uffici giudiziari di Bari, con cui si proceda alla sospensione dei termini processuali e dei fascicoli. Nel frattempo sono state sospese le udienze, tranne le urgenze espletate in tribunale, così come le attività del personale amministrativo. La Motorizzazione ci dà disponibilità di una porzione del suo stabile – ha detto ancora Di Giacomo -. Auspico però ancora una sistemazione nel centro urbano, presso la Provincia o presso il Comune, ma questi enti chiedono un canone e l’Agenzia del demanio non lo consente».
Posizione, quella del demanio, ribadita dal funzionario. «Abbiamo ottenuto la liberazione parziale degli uffici della Motorizzazione per consentire la pronta sistemazione degli uffici del Giudice di Pace. L’immobile è di recente costruzione, è a norma e può essere utilizzato sin da domani. Ovviamente dovremmo formalizzare le attività amministrative ed effettuare qualche piccolo lavoro di adeguamento funzionale, – ha aggiunto – ma, alla luce della necessità immediata di porre soluzione al problema delle udienze, credo si possa facilmente convivere negli uffici, salvo effettuare con calma gli interventi. Finché ci sono locali di proprietà dello Stato disponibili, non è possibile pagare fitto presso privati o altri enti. La norma non lo consente”. Restano così irrisolte le criticità legate al trasporto e al collegamento tra il centro urbano e Contrada San Vito. Problematiche evidenziate anche dal presidente dell’Ordine degli avvocati Maurizio Carugno, che per questo ha chiesto, ribadendo la sua proposta, di «trasferire l’ufficio del Giudice di Pace all’interno del Palazzo di Giustizia, ubicandolo nei locali dell’Unep, dislocando questi ultimi presso la sede della Provincia». Durante l’incontro, vista la presenza del primo cittadino, è stata anche valutata la possibilità di utilizzare dei locali di proprietà del Comune, per non dover lasciare il centro cittadino. Una ipotesi presa in considerazione è stata ad esempio la sede storica della scuola ‘Giovanni XXIII’ evacuata lo scorso anno perché, come ha ricordato il sindaco, non adeguata per le attività didattiche. È così spuntata anche la proposta dell’avvocato Raffaele Mauro, che ha lanciato ai suoi colleghi dell’Ordine l’idea di autotassarsi per far fronte alle spese da sostenere per poter disporre di una sede in centro. Un suggerimento accolto, ma naturalmente resta da capire di quali cifre si parla. La sensazione, però, è che ormai la sede della Motorizzazione è una destinazione più plausibile per il Giudice di Pace.
Deb.Div.

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