Peggiora la qualità della vita in provincia Isernia. Lo si evince dalla speciale classifica stilata dal ‘Sole 24 Ore’ dalla quale emerge che il capoluogo pentro ha perso ben sette posizioni rispetto allo scorso anno, finendo all’85esimo posto. Sono ben 42 gli indicatori presi come riferimento dal quotidiano economico. A far perdere punti nella graduatoria sono soprattutto i reati legati allo spaccio e alla scarsa offerta culturale. Per quel che concerne la ricchezza e i consumi, Isernia è al 76esimo posto, in salita rispetto alla rilevazione 2017, con 362,4 punti. All’interno di questo indicatore è nell’elenco delle città ‘peggiori’ per i protesti pro capite: si piazza al 101esimo posto, a soli 6 posti dall’ultima che è Frosinone. Nell’elenco delle città peggiori anche per quanto riguarda la spesa pro capite per viaggi e turismo: al 98esimo posto, l’ultima (107esimo posto) è Enna.Il capoluogo pentro guadagna poi qualche posizione per quel concerne l’indicatore ‘Affari e lavoro’. È all’87esimo posto, in salita rispetto al 2017, con 416,9 punti, mentre è all’ultimo posto della classifica per impieghi su depositi. E ancora, in discesa anche per quel che concerne ambiente e servizi, finendo al 93esimo posto, in discesa dal 2017, con 509 punti.
Demografia e società. Al 67esimo posto, in calo dalla posizione dello scorso anno, con 639,2 punti. Fra i capoluoghi con la migliore performance rispetto al numero di laureati ogni mille residenti giovani (età compresa tra i 25 e i 30 anni): si piazza al sesto posto.
Giustizia e sicurezza. Isernia si piazza al 45esimo posto, con 317,7 punti, in calo rispetto alla rilevazione del 2017. La città si piazza all’ottavo posto fra le dieci città dove non si registrano scippi e borseggi. Di contro è fra le peggiori performance rispetto alle cause pendenti ultratriennali, piazzandosi al 103esimo posto su 107. Dato ulteriormente negativo è quello che quello riguarda i reati connessi allo spaccio degli stupefacenti (su 100mila abitanti): Isernia è 100esima, su 107 città. Di contro è fra le migliori performance rispetto ai furti d’auto (decimo posto fra le città più sicure rispetto a questo reato su 100mila abitanti).
Cultura e tempo libero. Parte bassa della classifica, al 104esimo posto su 107, per il capoluogo con 262,1 (in calo rispetto alla rilevazione 2017). Penultima in classifica per il numero di sale cinematografiche e anche per gli spettacoli e quindi la spesa al botteghino.

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