Se non è un record, poco ci manca. Nei due fine settimana del Carnevale di Larino, tra il 10 e l’11 febbraio, e tra sabato scorso domenica 18, il bilancio della manifestazione organizzata dall’associazione Larinella col supporto del Comune frentano, ammonta a 50mila presenze. Certo, non ci fosse stato il primo weekend mitigato nella partecipazione dall’incognita meteo, le cifre sarebbero state ancora superiori, specie per il giorno dell’esordio. Una edizione straordinaria sotto molti punti di vista, nei vip ospitati, con Massimo Giletti, Fabrizio Corona, il dj Molella e la madrina Manuela Arcuri, per la qualità dei carri che hanno sfilato, sia di prima che di seconda categoria, per la novità delle maschere e le tante iniziative collaterali, che hanno reso il Carnevale un evento a più strati, basti pensare anche alle visite guidate e alle mostre. C’è da ripensare anche alla logistica, perché la giornata di domenica è stata quanto mai convulsa, quasi da eccesso di presenze, ovviamente ben vengano. La premiazione si è protratta fino alla tarda serata, col sindaco Giuseppe Puchetti e l’assessore alla Cultura Iolanda Giusti sul palco di piazza del Popolo a condividere il successo della rassegna, che per il 50ennale del 2025 siamo certi ci stupirà ancora di più. Intanto, merito ai vincitori, ma anche ai piazzati, perché tutti i carri sono stati apprezzati, l’esempio lo fornisce il commento della “pasionaria” Dilma Baldassarre. «Credo che la giuria abbia avuto difficoltà a scegliere il vincitore perché i carri erano tutti magnifici. Le strutture allegoriche per i temi scelti, per l’accuratezza dei dettagli , per i movimenti e per i colori avrebbero meritato tutti il primo posto. Grazie a tutti i gruppi costruttori per aver contribuito a creare un evento di elevata caratura nella nostra città, ci rendete fieri di voi», e noi approfittiamo anche per ringraziare la presidente di giuria Carla Di Pardo, per l’impegno profuso. Ad aggiudicarsi il trofeo di prima categoria il carro “Leoni da tastiera”, de “I Gattirandagi e Modellarte”, a seguire “Benvenuti a teatro”, della Gioventù Frentana, quindi a chiudere il posto la”Forza della Natura” di Carnaval. Quarto posto con “Terra promessa”, dell’Officina dell’Arte. In seconda categoria a vincere le “Ingannevoli Melodie” dei CArneVALIERI, dietro si è classficata “Walt Disney Story”, dei Trebbiatori. A trionfare, dunque, le insidie del web, la figura dell’hater, rappresentato da un leone ruggente e minaccioso che emerge dallo schermo di un computer, circondato da serpenti con la lingua biforcuta, simbolo di odio e veleno. Figura sovrastante della creatura metà ragno meccanico metà personaggio oscuro, che simboleggia il pericolo e l’inganno del mondo virtuale, per la soddisfazione del gruppo guidato da Francesco Muccillo.

 

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