Un bambino viene portato di sera dai genitori al Pronto soccorso del Vietri, ha delle convulsioni occorerebbe una immediata visita pediatrica. I sanitari dell'emergenza dell'ospedale frentano allertano il reparto del San Timoteo, ma dall'altro capo del telefono vengono avvisati che è impossibile al momento trasferire il bambino a Termoli. E così, dopo aver ricevuto le massime attenzioni e le prime cure del caso, il bambino viene trasferito in ambulanza nel reparto di pediatria del Cardarelli, dove gli vengono prestate le ulteriori cure. Una vicenda sintomatica della situazione che si sta vivendo nella divisione pediatrica costiera e che, fortunatamente, si è risolta senza gravi conseguenze per il piccolo paziente. Una vicenza che lascia aperti tanti interrogativi soprattutto sulle nuove disposizioni interne che hanno portato, al San Timoteo, all'accorpamento della divisione per i prossimi due mesi con quelle di Otorinolaringoiatria e di Ginecologia. Novità che non sono state viste di buon grado dai medici, solo cinque per i tre turni, tanto che grazie ad alcuni legali, hanno già inviato una diffida al direttore sanitario e al vertice dell'Asrem. Una diffida con la quale si intima di revocare o sospendere l’efficacia del provvedimento di accorpamento, ripristinando la precedente organizzazione dei ricoveri pediatrici, con l’avviso che se così non dovesse essere medici e legali daranno impulso a ogni iniziative in difesa dei diritti dei medici e degli stessi bambini.

 

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