La vicenda tragica di Giulia Cecchettin segnerà indelebilmente questo autunno e la ricorrenza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La morte della 22enne studentessa uccisa a pochi giorni dalla sua laurea è uno degli episodi di femminicidio più efferati degli ultimi anni. Non poteva non esserne declinato, nel ricordo del martirio compiuto dall’ex fidanzato, l’evento divulgativo di ieri mattina. “L’amore che fa male”, che ha radunato 240 persone, per gran parte studenti, nella sala dell’ex cinema Sant’Antonio di Termoli. Esperti di ogni segmento del tessuto sociale chiamati a confrontarsi, in una manifestazione che era stata organizzata prima della barbara uccisione di Giulia, ma che questo tremendo delitto ha reso ancor più attuale e come ha ribadito nel suo accorato intervento Michele Marone, in rappresentanza della Regione, rivolgendosi alle centinaia di studenti in sala, occorre eradicare nella cultura da giovani ogni elemento che possa far sviluppare l’aggressività e la mancanza di un rispetto paritetico nei confronto delle donne. Difficile argomentare non pensando a quanto accaduto solo poche ore prima. Sul tavolo dei relatori i parlamentari molisani di Fratelli d’Italia, Elisabetta Lancellotta e Costanzo Della Porta, con la prima capogruppo di Fdi in commissione parlamentare d’inchiesta proprio sul femminicidio. Assieme a loro, la psicoterapeuta Desirée Mancinone, l’avvocato Filomena Fusco del centro antiviolenza Be Free e la collega, moderatrice, Francesca D’Anversa. Un service a cui il Lions club Termoli Host, col suo presidente ha tenuto tantissimo. “L’amore che fa male”, un titolo che punge e invita a riflettere perché l’amore, quello vero, non fa male, non ammette violenze fisiche e psicologiche e umiliazioni. Nella settimana dedicata alla violenza sulle donne e di genere, i Lions di Termoli hanno organizzato una manifestazione focalizzando l’attenzione proprio sugli argomenti correlati al cosiddetto “Codice Rosso”. L’onorevole Lancellotta ha voluto che tutti i presenti in sala rimanessero in silenzio per un minuto per ricordare l’ultima vittima di violenza, la 22enne Giulia Cecchettin, ammazzata per mano dell’ex fidanzato. Un fenomeno che non si arresta e che vede la cronaca nera, riempirsi di pagine con nomi di giovani e meno giovani donne. «Il Governo Meloni ha già compiuto diversi passi in avanti su questo tema- ha dichiarato il senatore Costanzo Della Porta, presente all’evento organizzato dai Lions di Termoli- prima con il rafforzamento del Codice rosso e, adesso, è in dirittura d’arrivo il Ddl antiviolenza che andrà a colmare altre lacune e prevederà anche una forma di prevenzione e protezione per le vittime di questo reato. La povera Giulia è solo l’ultimo dei casi di quest’anno, noi dobbiamo sconfiggere questo male con un’iniziativa forte e culturale partendo dalle scuole. Perché è dalle scuole che facciamo comprendere ai nostri ragazzi come si comportano i grandi uomini. Il ministro Valditara ha detto che dobbiamo insegnare nelle scuole il rispetto degli altri. Il Ddl andrà spiegato nelle scuole». Il dramma di Giulia Cecchettin e delle altre 103 donne ammazzate da inizio anno evidenzia come, questo tipo di reato, siano interni alla nostra società. «Il nostro pensiero va a Giulia, alla sua famiglia e a tutte le Giulia che sono state vittime di femminicidio. Oggi noi dobbiamo riflettere e agire. È stato approvato il Ddl antiviolenza. Stiamo lavorando alacremente affinché si possa focalizzare l’attenzione di tutti sul tema della prevenzione e dell’educazione. È stata promossa una campagna di diffusione del numero 1515 all’interno delle scuole». La psicoterapeuta Desirèe Mancinone alla domanda cosa scatta negli uomini ha così commentato questi reati. «Ogni situazione è a sé. Tutto questo s’impianta in una cultura in cui le donne, da secoli, sono un oggetto su cui si sfogano violenze e soprusi. Persone che sono tenute un gradino più giù degli uomini. Dobbiamo fare assolutamente qualcosa per cambiare questa situazione». La vicenda di Giulia Cecchettin ha sconvolto un intero paese, come tutte le donne che hanno subito violenze e sono state massacrate e ammazzate per mano di mostri. «Il convegno – ha dichiarato Domenico Fabbiano presidente del Club Lions Host di Termoli- affronta il tema della violenza sulle donne. Un tema che è un’emergenza della nostra società. Il nostro paese deve darsi da fare per lottare contro le violenze che vengono subite dalle donne. Il tutto deve partire dalle famiglie e anche dalle scuole. Per me è motivo di gioia e soddisfazione vedere ragazzi e ragazze qui oggi, perché sono loro il nostro futuro. Cito le parole del Presidente della Repubblica, “La violenza contro le donne è il fallimento di tutto”».

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