Come annunciato, i coltivatori aderenti alla neonata associazione “Uniti per l’Agricoltura”, hanno promosso il corteo di protesta che ha portato decine e decine di trattori da piazza Donatori di Sangue al confine con la Puglia, attraverso la zona Sud della città, da via Corsica alla statale 16. Un presidio che era stato organizzato per martedì pomeriggio, dove inequivocabili sono state le rivendicazioni di chi coltiva la terra spesso per pochi centesimo, quando i prodotti vengono rivenduti anche a doppia cifra in euro. «La nostra fine sarà la vostra fame». «Ci scusiamo per i disagi creati ma vorremmo avere anche noi una piccola voce in capitolo», ha dichiarato il giovane presidente della nuova associazione “Uniti per l’agricoltura”, Floriano Colombo. Spiegamento delle forze dell’ordine per permettere di convogliare la colonna di mezzi in un’arteria strategica come quella che percorre la città di Termoli, con Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia locale posizionati in modo tale da assicurare una manifestazione senza intoppi. Il clima era di partecipazione, con la volontà di esserci, assolutamente, per dire la propria, in un momento dove la categoria sembra essere attraversata da una scossa, in Italia come nel resto dell’Europa comunitaria. «Siamo un’associazione di giovani che si è riunita, per discutere sulle diverse problematiche e visto che non c’era alcun presidio in Molise, noi ci siamo attivati e voglio dar voce alle nostre problematiche. Ci siamo riuniti più volte all’interno della nostra associazione per discutere delle varie problematiche e per proporre soluzioni dal nostro punto di vista considerato che siamo del settore e sappiamo cosa ci può aiutare e cosa no. Manterremo un presidio statico e mentre per venerdì (oggi, ndr) stiamo chiedendo le autorizzazioni, e non dovremmo avere problemi, per fare una nuova manifestazione con i trattori lungo la statale 16, lato Petacciato. Chiediamo ascolto delle istituzioni a livello sia regionale e che nazionale, anche se sappiamo più difficile a livello nazionale, però per quanto concerne la Regione Molise chiediamo soluzioni immediate inerente alla problematica della fauna selvatica, lo stanziamento di più fondi per quanto riguardo Psr, soprattutto per quanto riguarda la modalità di coltura del biologico e dell’integrato e abbiamo numerose problematiche per quanto riguarda il consorzio di bonifica che purtroppo richiedono contributi senza darci servizi adeguati». Il corteo si è mosso dalle 10.20 circa, per rientrare dopo circa 6 ore.

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