E’ durata meno, in termini di ore, tra partenza e ritorno, ma la tenacia degli organizzatori del presidio “Uniti per l’Agricoltura” è stata premiata, notevole l’adesione alla manifestazione di protesta, la quarta organizzata sotto queste insegne, la terza in poche settimane verso la periferia Sud, con decine e decine di trattori che muovendo da piazza Donatori di Sangue hanno attraversato via Corsica, la statale 87 e sono giunti sino al bivio di San Martino della statale Bifernina, quello in agro di Guglionesi. Inevitabili i disagi al traffico, con alcune deviazioni obbligate imposte da forze dell’ordine (presenti con Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale), soprattutto sulle direttrici strategiche, ma consapevolezza di tutti nel riconoscere le ragioni dei coltivatori, molti giovani, sulle difficoltà da una lato di un comparto alle prese con tanti problemi, e i segnali che non arrivano dalle istituzioni, di ogni livello, purtroppo. Numerose le delegazioni che sono giunte sulla costa dai paesi dell’entroterra, oltre ai mezzi già in sosta permanente di fronte al vecchio San Timoteo. Un colpo d’occhio notevole sulle strade, che testimonia almeno localmente la coesione della categoria, nata in forma spontanea. Il portavoce Flaviano Colombo ha così sintetizzato la giornata, al rientro nel primo pomeriggio a Termoli: «Abbiamo organizzato un massiccia partecipazione di oltre 100 trattori per manifestare ancora, dopo circa un mese, di continue richieste rimaste inascoltate dalla politica regionale, affinché istituisca un tavolo tecnico con una rappresentanza diretta di agricoltori! Le problematiche sono molteplici, a livello nazionale, parte degli associati di Uniti per l’Agricoltura ha preso parte alle iniziative in corso a Roma ma continuiamo a pretendere ascolto e soluzioni per le problematiche regionali! Fin quando non avremmo la dovuta considerazione non ci fermeremo! Vogliamo e proponiamo soluzioni per le problematiche regionali che ci affliggono, fare la differenza per le nostre aziende! Soluzione alla piaga dei cinghiali con gli adeguati risarcimenti; una presa di posizione ferma sulla questione consorzi di bonifica che in maniera assidua pretende pagamenti senza però offrire servizi opportuni; il pagamento delle somme previste sui bandi Psr per le misure a superficie; attendiamo la pubblicazione dei bandi di primo insediamento ma soprattutto vicinanza e rappresentanza a livello nazionale ed Europeo! Risposte concrete, confronti costruttivi cercare di difendere il nostro futuro e le nostre aziende!» Sono temi che vedono in protesta gli agricoltori ormai da un mese.

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