Ricorderà per sempre come deve la vita alla prontezza e allo spirito di servizio dei militari dell’Arma dei Carabinieri. A causa di una probabile delusione sentimentale, un giovane residente in un comune dell’hinterland, ha pensato di farla finita e ha rischiato davvero di mettere fine alla sua esistenza. Ha scelto un luogo che già in altre circostanze si è qualificato come “estremo”, nelle scelte e nelle conseguenze, come il muraglione del borgo antico, a Termoli. Altezza di venti metri, che solitamente non danno scampo, gettandosi nel vuoto, ma l’insano gesto stavolta è stato fermato in tempo, proprio dai Carabinieri della compagnia di Termoli. Nelle prime ore di ieri, il personale del nucleo operativo e radiomobile di via Brasile ha sventato il tentativo di suicidio da parte del 29enne che, salito sul muraglione di via Federico II di Svevia, ha minacciato di lanciarsi nel vuoto da un’altezza di circa 20 metri. Il ragazzo, in evidente stato di confusione e agitazione, è stato prontamente avvicinato dai militari che, dopo essere riusciti ad afferrarlo, riportarlo all’interno del parapetto e porlo in condizioni di sicurezza, affidandolo a personale medico del 118, intervenuto con la postazione di Termoli e i volontari della Misericordia adriatica.

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