Da quasi due anni si attende di conoscere quella che sarà la sorte del progetto più controverso dell’ultimo decennio: il Tunnel. Novità giungono sull’asse Roma-Chieti, perché la Cassazione ha accolto il ricorso presentato dai titolari della società De Francesco Costruzioni, Franco Antonio De Francesco e Alessandro De Francesco e di Lesya Tsiluyko, titolare della società Arta e di tutti gli altri indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Chieti su presunti reati commessi nell’ambito dei lavori di ampliamento del cimitero di Francavilla a Mare. Viene così meno qualsiasi misura cautelare, mai eseguita, a carico degli stessi, dopo che il GIP presso il Tribunale di Chieti aveva già rigettato la richiesta della Procura e il Tribunale del Riesame di L’Aquila e aveva disposto la sottoposizione all’obbligo di firma, respingendo la ben più gravosa istanza del Pubblico Ministero. La sentenza della Cassazione prevede l’annullamento dell’obbligo di firma senza rinvio. Accogliendo il ricorso la Corte ha stabilito che non occorre procedere a un nuovo giudizio di merito. Ora, «Piena determinazione a proseguire tutte le iniziative imprenditoriali compreso il “Tunnel di Termoli». Una vittoria piena da parte del collegio difensivo degli indagati che esprimono piena soddisfazione per il pronunciamento della Corte. La sentenza riconduce la vicenda giudiziaria dentro un alveo di verità e fa luce sui reali comportamenti degli indagati dichiarati dalla Corte “né pericolosi, né inclini a delinquere”. All’esito della sentenza della Cassazione con maggiore serenità i titolari della De Francesco Costruzioni possono proseguire con piena determinazione tutte le iniziative imprenditoriali nelle quali sono impegnati insieme alle loro maestranze, con particolare riguardo alla realizzazione del cosiddetto “Tunnel di Termoli”. «Con l’animo rasserenato dall’importante pagina scritta dalla Suprema Corte in ordine all’annullamento senza rinvio dell’ordinanza di applicazione delle misure cautelari personali, gli indagati, sono certi di poter fronteggiare e smentire le ipotesi di accusa chiarendo la legittimità della relative posizioni, guardano fiduciosi all’operato dell’Autorità giudiziaria, anche in relazione ai procedimenti avviati a tutela dell’onorabilità delle società, De Francesco Costruzioni, fulgido esempio di capacità imprenditoriale e professionalità, affermata in decenni di esperienza nel campo degli appalti pubblici». La partita ora sarà di nuovo in mano all’amministrazione Balice, che dovrà concordare l’exit strategy sulla procedura, poiché negli intendimenti della Giunta la realizzazione del project approvato dall’allora amministrazione Sbrocca, che vide anche il primo concreto esempio di dibattito pubblico, non è contemplata. Ma la sentenza del Consiglio di Stato che nella primavera 2023 ha annullato la precedente pronuncia del giugno 2019 del Tar Molise, ha rimesso in piedi tutto l’impianto progettuale.

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