Infortunio sul lavoro con riverbero politico e sindacale, quello avvenuto poco prima delle 9.30, di venerdì mattina, al deposito Atm di Termoli, lungo il fondovalle Sinarca, di cui abbiamo dato notizia nell’edizione di ieri. Il meccanico di 51 anni rimasto gravemente ferito al volto è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale civile di Pescara, dove è stato intubato e dove nelle ore serali di ieri i medici provavano a farlo uscire progressivamente dallo stato di coma farmacologico in modo definitivo, dopo un primo tentativo effettuato in precedenza. La testimonianza dei colleghi iscritti al sindacato della UilT, che per primo ha denunciato l’accaduto, ossia lo scoppio di un manicotto, durante l’operazione di riparazione di un pullman, parlano di uno stato di agitazione che ha indotto i medici alla sedazione. Per fortuna, l’emorragia cerebrale si sta lentamente riassorbendo, ma tra martedì e mercoledì dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico per la frattura dell’orbita dell’occhio. I medici dovranno rimuovere le schegge di osso. Intanto, dopo la prima presa di posizione sindacale della Uil Trasporti, ieri a rincarare la dose è stato il coordinatore regionale Stefano Marinelli: «Siamo profondamente preoccupati per quanto accaduto. L’incidente sul lavoro che ha coinvolto il nostro associato è estremamente grave e solleva interrogativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. È inaccettabile che, in una situazione di emergenza, non sia stato possibile avere un’ambulanza sul posto: il lavoratore è stato trasportato in ospedale con mezzi propri, una circostanza che desta grande perplessità. Come organizzazione sindacale, abbiamo già denunciato l’accaduto a livello nazionale e continueremo a chiedere chiarimenti alla società e agli enti competenti, inclusa la Regione. È fondamentale che venga fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente e che si adottino misure concrete per garantire maggiore sicurezza ai lavoratori. Di lavoro si deve vivere, non morire». Parole, queste, poi brandite politicamente dalla consigliera regionale del Pd, Alessandra Salvatore: «Un operaio rimane gravemente ferito sul posto di lavoro e non ci sono ambulanze per accompagnarlo in ospedale? Se è andata così – e non ho motivo per dubitarne, purtroppo – il presidente della Giunta regionale deve dare urgente informativa al Consiglio, con i dovuti chiarimenti, anche perché le carenze nella rete della emergenza-urgenza sono oggetto delle nostre ripetute denunce. Voglio esprimere vicinanza alla famiglia del dipendente Atm, che tra l’altro è una concessionaria del trasporto pubblico molisano». Critica a cui hanno risposto, documentando l’accaduto, sia l’Asrem, che lo stesso presidente della Giunta regionale del Molise. Per via Petrella: «In merito al grave infortunio sul lavoro che ha interessato un operaio presso l’officina Atm di Termoli, attualmente ricoverato in Terapia intensiva nel nosocomio di Pescara. Come spiegato dalla responsabile del servizio di Emergenza-Urgenza, Adriana Ricciardi: «La chiamata in Centrale Operativa è arrivata alle ore 9.24 e riferiva di un uomo che perdeva del sangue. L’ambulanza si trovava al Pronto Soccorso e di lì è partita per recarsi sul luogo dell’evento dove è giunta dopo esattamente 9 minuti, alle ore 9.33. Purtroppo, il mezzo medicalizzato, non ha reperito il paziente poiché lo stesso era stato già trasportato autonomamente al San Timoteo. Pertanto, si ribadisce il rispetto dei tempi di intervento, così come da manuale». Ancora una volta, dunque, la criticità sollevata crea un allarme pubblico insensato, oltre che un danno all’immagine dell’Asrem. Per tale motivo, prima della diffusione di certe affermazioni l’Asrem invita ad una verifica delle informazioni». Il presidente Roberti, nel dare conto della dinamica dell’intervento nella rete di emergenza territoriale: «Da informazioni assunte, il 118, presa in carico la chiamata, ha inviato un’ambulanza con quattro persone a bordo, arrivata sul posto in tempi rapidi, mezzo allertato e partito alle 9,24 con arrivo sul posto alle 9,33 – il commento del Presidente Francesco Roberti – pertanto, i tempi di chiamata e arrivo sono in piena corrispondenza con i tempi dell’emergenza-urgenza. Quando l’ambulanza è arrivata all’officina, è stato comunicato all’equipaggio medicalizzato che il dipendente dell’Atm, che non aveva perso i sensi ed era vigile, era appena partito, accompagnato da alcuni colleghi, verso il Pronto Soccorso dell’Ospedale ‘San Timoteo’, rinunciando di fatto all’intervento di primo soccorso degli operatori del 118. Una volta preso in carico dal Pronto Soccorso – ha spiegato il Presidente Francesco Roberti – il personale medico del nosocomio ha deciso per il trasferimento all’ospedale di Pescara, dove è stato posto in coma farmacologico per monitorare eventuali ematomi che possano influire sullo stato del paziente». Chiederemo, sicuramente, all’Asrem di relazionare sull’accaduto, in modo da avere piena contezza dei tempi e di tutta la vicenda, così come saranno gli organismi competenti ad accertare eventuali responsabilità relativamente all’infortunio sul luogo di lavoro – ha proseguito il presidente Francesco Roberti – Intanto, ci auguriamo che il lavoratore possa essere dimesso quanto prima per una pronta guarigione. È del tutto evidente che si debba ringraziare il 118, per aver svolto in maniera tempestiva il soccorso, rispetto a chi ha voluto, deliberatamente, descrivere una situazione non veritiera», ha concluso il presidente Francesco Roberti. Sull’episodio si è espresso anche il titolare dell’autolinea, Giuseppe Larivera: «Questa operazione comunemente la svolge da oltre 20 anni – ha dichiarato all’Ansa l’ amministratore Atm, società concessionaria del servizio di trasporto pubblico locale – ci auguriamo che si riprenda al più presto. Non sappiamo come sia accaduto e confidiamo nella sua pronta guarigione anche per poter comprendere cosa realmente sia andato storto. Non è mai accaduto nulla fino ad ora. L’importante – conclude Larivera – è che il lavoratore che è presente da oltre 20 anni da noi, una persona esperta in officina meccanica, si riprenda e guarisca».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*