Sempre più spesso avvengono episodi di aggressione ai danni chi svolge le proprie mansioni pubbliche e tra le categorie più a rischio, oltre a quelle medico-infermieristiche, ci sono i trasporti pubblici, come mostra quanto successo sabato scorso al terminal bus di Termoli. Nel primo pomeriggio del 24 maggio, il terminal bus di Termoli è stato teatro di un episodio di violenza che ha suscitato paura e sgomento tra i passeggeri presenti. Una donna, in evidente stato di alterazione, ha aggredito fisicamente il conducente di un autobus di linea, colpendolo con pugni, schiaffi e calci. La situazione ha rapidamente degenerato, generando il panico tra i presenti. Allertati da una segnalazione giunta alla Sala Operativa, gli agenti del Commissariato di Termoli sono intervenuti tempestivamente sul posto, trovando la donna ancora in uno stato di forte agitazione. Nonostante i tentativi di riportarla alla calma, la stessa ha continuato nel suo comportamento aggressivo, scagliandosi contro i poliziotti e opponendo resistenza alle operazioni di contenimento. Nel corso dell’intervento, ha anche danneggiato una volante della polizia. Gli agenti hanno proceduto all’arresto in flagranza della donna, una cittadina italiana, ritenuta responsabile di numerosi reati, tra cui resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, oltraggio, lesioni personali, danneggiamento aggravato e false attestazioni sull’identità personale. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. L’episodio ha destato grande preoccupazione tra i cittadini di Termoli, alimentando il dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici. Il terminal bus, uno dei principali punti di transito della città, è solitamente frequentato da viaggiatori e pendolari, rendendo ancora più allarmante l’accaduto. Le forze dell’ordine continuano a monitorare la situazione e a garantire la sicurezza della comunità. Immediata la presa di posizione delle organizzazioni sindacali.
Per Faisa-Cisal, Fit-Cisl, Filt-Cgil e Ugl autoferro: «Due aggressioni in meno di 24 ore: la sicurezza degli autisti è a rischio In meno di 24 ore, due autisti della Sati sono stati vittime di gravi aggressioni durante il servizio. Il primo è stato pesantemente insultato e minacciato, mentre il secondo – secondo quanto riportato dalla stampa locale – avrebbe subito un’aggressione fisica. Entrambi gli episodi sono scaturiti da motivazioni futili, confermando ancora una volta quanto sia diventato difficile svolgere con serenità e in sicurezza il lavoro di autista nel trasporto pubblico locale. Lavorare quotidianamente a contatto con l’utenza, spesso in contesti complessi, espone i conducenti a enormi responsabilità e a rischi sempre più frequenti. Non è più accettabile che questi lavoratori vengano lasciati soli, privi di adeguata tutela, esposti a continue aggressioni verbali e fisiche. Confidiamo che le forze dell’ordine facciano piena luce sui fatti e che i responsabili vengano identificati e perseguiti, trattandosi di reati che includono non solo minacce e aggressioni a pubblico ufficiale, ma anche l’interruzione di pubblico servizio. Preoccupa profondamente il silenzio dell’azienda SATI, che ancora una volta sceglie di non intervenire pubblicamente per difendere i propri dipendenti. Un’azienda che, troppo spesso, preferisce sanzionare i lavoratori in presenza di reclami da parte dei passeggeri, a prescindere dalla fondatezza degli stessi, dimostrando scarsa attenzione al benessere del proprio personale. Il malcontento tra gli autisti è sempre più diffuso: operare in queste condizioni, sentendosi abbandonati e umiliati, non è più sostenibile. È urgente avviare una riflessione seria e concreta sulla sicurezza degli operatori del trasporto pubblico e sulla responsabilità che le aziende hanno nel tutelarli». Per la UilTrasporti, con Stefano Marinelli e Nicola Gabriele Scafa: a Uiltrasporti Molise intende esprimere la propria forte preoccupazione in merito all’ennesimo grave episodio di violenza verificatosi nei giorni scorsi ai danni di un conducente di autobus, vittima di un’aggressione da parte di una passeggera con calci e pugni. Purtroppo, non si tratta di un caso isolato. Da tempo si ripetono episodi di aggressioni verbali e fisiche nei confronti del personale viaggiante, che svolge quotidianamente il proprio lavoro con serietà e senso del dovere, garantendo un servizio essenziale per la collettività molisana. Alla luce di quanto sopra, chiediamo con urgenza l’istituzione e la messa in funzione di sistemi di videosorveglianza a bordo di tutti gli autobus in servizio sul territorio regionale. Tali dispositivi rappresentano un efficace deterrente contro comportamenti aggressivi e, al tempo stesso, uno strumento utile per l’accertamento dei fatti in caso di violazioni o reati. Contestualmente, riteniamo opportuno che venga valutata l’adozione delle body cam per i conducenti, analogamente a quanto già previsto e sperimentato nel comparto ferroviario, con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza tanto per i lavoratori quanto per gli utenti del servizio. Per la Uiltrasporti Molise, la sicurezza dei lavoratori rappresenta una priorità assoluta. Confidiamo pertanto in un tempestivo riscontro e nell’avvio di un confronto costruttivo volto alla definizione di misure concrete ed efficaci».

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